DOPO IL SUMMIT
Remigration a Gallarate, Lega nel mirino di Fanpage
Dopo il servizio, il Pd locale attacca il sindaco Cassani
Il nuovo reportage di Fanpage, trasmesso da Report, è la scintilla che riaccende alla discussione intorno all’evento ospitato al teatro Condominio lo scorso 17 maggio. Per il Partito Democratico il video non lascia più spazio a dubbi: il Remigration Summit di Gallarate si è tenuto perché «il sindaco Cassani lo ha voluto». A distanza di mesi dalle prime polemiche, il video diffuso dall’inchiesta riaccende il caso politico, rilanciando una dura accusa dei dem nei confronti del primo cittadino leghista.
Senza Cassani «qua non si faceva un cazzo»
Nel filmato, un esponente della Lega di Varese, Massimiliano Ferrari, afferma: «È un miracolo che lo abbiamo fatto. Se non ci fosse stato il sindaco di Gallarate a dare l’ok, qua non si faceva un cazzo». E - sempre parlando con il giornalista - Ferrari aggiunge: «perché il sindaco è nostro e lui ha finito i suoi 10 anni, quindi non gliene frega più un cazzo e si è divertito». Nel servizio, il giornalista di Fanpage che è riuscito a partecipar al Summit racconta di come, all’interno, gli stessi esponenti della Lega abbiano rivendicato l’organizzazione dell’evento e il tentativo di depistaggio dei giornalisti.
Scelta politica grave
Le parole di Ferrari, per il Pd, certificano la responsabilità diretta di Cassani nel permettere lo svolgimento di un evento che ha portato a Gallarate «chi promuove un’agenda legata all’estrema destra europea». «Lo dicevamo da mesi – sottolineano i Dem – ora è evidente: senza il suo via libera, questo evento non sarebbe potuto avvenire nella nostra città». Un’accusa che va oltre la cronaca del singolo evento e tocca il piano politico e istituzionale. Durante il consiglio comunale del 4 giugno (convocato su richiesta anche del Pd), come sottolineano dal quartier generale del Pd, Cassani aveva continuato a minimizzare appellandosi alla libertà di parola. «Ma la sua è stata una scelta politica grave, inaccettabile per chi - evidenziano - dovrebbe rappresentare tutti i cittadini e tutelare i valori democratici». Secondo il Pd, il video mostra con chiarezza come il sindaco non solo fosse a conoscenza dell’organizzazione, ma ne avesse condiviso lo spirito, arrivando a definire i promotori dell’evento come «bravi ragazzi».
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