ROMA
Santanchè, la sostenibilità è il cuore pulsante del turismo
(di Cinzia Conti)
(ANSA) - ROMA, 26 SET - Quasi 690 milioni di turisti in giro
per il mondo tra gennaio e giugno, circa 33 milioni in più
rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e il +4% rispetto
ai livelli pre-pandemici. Nonostante le guerre sempre più
violente e le tensioni geopolitiche ed economiche internazionali
sempre più preoccupanti, il turismo continua a registrare un
forte slancio e una buona resilienza e si appresta a festeggiare
la Giornata Mondiale 2025, che le Nazioni Unite celebrano ogni
27 settembre, con la speranza di diventare sempre di più uno
strumento di pace oltre che una grande fonte di sostegno alle
economie locali, all'occupazione e ai mezzi di sussistenza.
Quest'anno è dedicata al profondo legame tra il viaggiare e la
sostenibilità ("Tourism and Sustainable Transformation").
Del fatto che la sostenibilità sia il cuore pulsante del
turismo mondiale e una priorità per il governo, è convinta della
ministra del Turismo Daniela Santanchè, che in un'intervista
all'ANSA spiega: "È stata anche sancita nel primo piano
industriale del turismo che abbiamo pubblicato nel 2022. È però
necessaria una visione integrata e tridimensionale, per
approcciarci alla sostenibilità dal punto di vista economico,
sociale e ambientale, consentendoci in questo modo di affrontare
delle sfide nella sua grande complessità. Sono infatti temi
complessi, da affrontare facendo sistema. Credo fermamente che
il concetto di sostenibilità non debba essere soltanto
un'etichetta o una moda del momento, ma che invece debba essere
un processo che va attenzionato, supportato e diretto con dei
giusti interventi tramite politiche di investimento e di
comunicazione".
Al centro del piano industriale, dice la ministra, è stato
messo l'uomo, che deve essere assolutamente anche il fulcro
della sostenibilità. "Questo significa da una parte garantire i
bisogni attuali e futuri delle persone, attraverso
l'integrazione di pratiche etiche, sociali, ambientali ed
economiche, superando la visione che considera l'uomo solo come
risorsa produttiva. La sostenibilità, quindi, deve tradursi nel
miglioramento delle condizioni di vita, quindi di salute, di
sicurezza, di inclusione dell'uomo, sia come individuo sia come
comunità" sostiene.
A livello di fondi, il Mitur, "oltre ad aver stanziato 42
milioni diretti sulla sostenibilità, ha destinato 34 milioni per
i piccoli Comuni a vocazione turistica, 75 milioni in favore
delle città creative e dei siti Unesco. Abbiamo stanziato oltre
30 milioni complessivi sui cammini, perché anche questi sono
importanti vettori di sostenibilità, nonché ulteriori risorse
sul progetto 'Grandi Destinazioni Italiane per il Turismo
Sostenibile'. Ci sono, poi, tutti gli investimenti sulla
digitalizzazione, che è uno strumento fondamentale per un
settore che sarà sempre più 'intelligente' e, insieme,
sostenibile". E la ministra del Turismo crede che la strada
intrapresa sia quella giusta: "Dobbiamo continuare su questo
percorso, soprattutto anche scambiando le buone pratiche tra le
Regioni e con le altre Nazioni. La cooperazione
interistituzionale multilivello - dice Santanchè - è un tema di
rilevanza capitale. Non a caso, ricordo che la sostenibilità era
al centro del G7 sul turismo e lo sarà anche al Global Summit
del Wttc, che siamo molto orgogliosi di ospitare da domenica a
Roma". "Il fatto che quest'evento così prestigioso e rilevante
si tenga per la prima volta nella storia in Italia - dice la
ministra - è anche segno della ritrovata centralità della nostra
Nazione nel panorama turistico mondiale. Questo, innanzitutto,
grazie al nostro presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che
ha restituito forza, stabilità e sicurezza all'Italia. E questi
sono elementi imprescindibili per acquisire la credibilità
necessaria per portare qui da noi il più grande evento del
turismo al mondo. E proprio il premier Meloni aprirà i lavori di
lunedì 29 settembre. Sono in arrivo oltre 1.000 stakeholder da
tutto il mondo".
Il tema della giornata di quest'anno è molto d'attualità, ma
forse lo era ancora di più quello del 2024, il turismo 'come
strumento di pace'. "Il turismo - sottolinea Santanchè - è un
vero ponte di pace e mai come in questo momento ne abbiamo
bisogno. Stiamo vivendo ancora momenti che pensavamo di non
dover vivere mai più. Lo ripeto in ogni occasione, sia in Italia
che all'estero. Dobbiamo consolidare le relazioni con tante
altre nazioni. Il turismo aiuta a conoscersi un po' di più, con
il dialogo, con le relazioni, abbatte le barriere. Laddove gli
eserciti distruggono, il turismo invece costruisce".
Infine il bilancio dell'estate: l'Italia ha recuperato? "Non
c'era da recuperare - risponde -. Diciamo che è stata la
sinistra che ha giocato con i dati per tutta la stagione e io
credo che i dati stiano confermando le previsioni ottimistiche.
Per le presenze, da dati Istat, abbiamo avuto un più 9,7% a
giugno, un 3,07% a luglio. E dal Viminale sappiamo che nel primo
periodo di agosto abbiamo registrato una crescita del +9,3% del
nostro turismo. Oltre a questo, ci sono delle performance più
convincenti anche nei mesi 'spalla', sia nel secondo trimestre
dell'anno, sia nell'autunno. E a fine anno io credo che potremo
parlare di una buona crescita complessiva, come è stato anche
evidenziato dalle previsioni del Centro Studi di Intesa
Sanpaolo". (ANSA).
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