DL INFRASTRUTTURE
Slitta il blocco dei Diesel Euro 5. «Grande risultato»
Soddisfazione del deputato di Luino, Andrea Pellicini, di Fratelli d’Italia, e dell’europarlamentare leghista Isabella Tovaglieri

Via libera all’emendamento al dl Infrastrutture che prevede maggiore flessibilità per le auto diesel Euro 5.
Lo comunica il Mit esprimendo «grande soddisfazione» da parte di Matteo Salvini. La nuova norma differisce dal primo ottobre 2025 al primo ottobre 2026 il termine che prevede per Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna la limitazione strutturale alla circolazione delle autovetture e dei veicoli commerciali diesel "Euro 5", prevedendo, al contempo, che la limitazione vada applicata in via prioritaria alla circolazione stradale nelle aree urbane dei comuni con oltre 100.000, anziché 30.000, abitanti.
«RECEPITO NOSTRO EMENDAMENTO»
«Il Governo ha recepito l’emendamento di Fratelli d’Italia, primo firmatario l’onorevole Fabio Raimondo, che rinvia di un anno, al 1° ottobre 2026, l’introduzione delle limitazioni strutturali alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5 nelle regioni del Bacino Padano, cioè Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte» è il commento del deputato di Luino, Andrea Pellicini, di Fratelli d’Italia.
«È una misura di buon senso, che tiene conto delle difficoltà concrete che tanti cittadini e imprese stanno affrontando. Non si può pensare di imporre un blocco generalizzato senza offrire alternative reali a chi ancora utilizza veicoli Euro 5 per lavorare, spostarsi o accompagnare i figli a scuola. Con questo è stato anche alzato da 30.000 a 100.000 abitanti la soglia demografica dei comuni in cui queste limitazioni si applicano prioritariamente« aggiunge.
«Questo vuol dire che molti centri medio-piccoli saranno esclusi dall’obbligo di introdurre i divieti di circolazione per questi veicoli. Non solo: anche dopo il 2026, le Regioni potranno evitare di introdurre il blocco ai mezzi diesel Euro 5 ad uso commerciale, se adotteranno misure alternative che permettano di raggiungere gli stessi obiettivi di riduzione delle emissioni». «Insomma - conclude Pellicini - è stato trovato un punto di equilibrio tra la tutela ambientale e la sostenibilità sociale, evitando forzature che avrebbero colpito in modo sproporzionato famiglie, artigiani, lavoratori e piccole imprese».
«LEGA ARGINE A ECOFOLLIE»
Commenti anche dalla Lega. Parla l’europarlamentare Isabella Tovaglieri, di Busto Arsizio. «Ancora una volta la Lega, con il suo approccio concreto ai problemi, è riuscita ad arginare le eco-follie di Bruxelles, che puniscono indiscriminatamente imprese, lavoratori e cittadini in nome di una salvaguardia ambientale ideologica e totalmente priva di sostenibilità economica e sociale».
«Grazie al rinvio di un anno del blocco dei veicoli diesel Euro 5, è stato tutelato il diritto alla mobilità dei lombardi, che con i loro spostamenti e il loro lavoro generano ricchezza e sviluppo per il territorio, per il Paese e per l’Europa. Il divieto avrebbe colpito anche auto immatricolate nel 2015, che oggi hanno un’età inferiore all’età media del parco auto circolante in Italia, che è di 12,8 anni».
«La Lombardia, da sempre avanti nei campi dell’innovazione e del progresso, saprà trovare soluzioni alternative per raggiungere gli obiettivi climatici imposti dall’UE, senza gravare sulle tasche dei cittadini e senza limitare l’attività di famiglie, piccole imprese e artigiani, che in questa congiuntura difficile non sono in grado di acquistare né una costosa auto elettrica, come vorrebbero gli estremisti green che dettano legge nelle istituzioni europee, né un’auto nuova con motore tradizionale, come dimostra la vivacità del mercato dell’usato» conclude Tovaglieri.
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