SUL PALCO
The Rocky Horror Show, Jason Donovan torna a essere Frank’n’Furter
Dal 18 al 23 novembre al Teatro Arcimboldi di Milano
«La recitazione di Tim Curry nel film è unica e non è possibile fare né un confronto né imitarla in nessun modo, perché è una performance iconica». Per Jason Donovan, popstar internazionale che, a distanza di oltre venticinque anni, torna a interpretare Frank’n’Furter, in The Rocky Horror Show, «la questione è più recitare questa parte senza imitare nessuno: l’importante è entrare nel personaggio, nella sua follia e nella sua vulnerabilità. È un viaggio emotivo e per me è importante concentrarmi a cantare le canzoni con questo fine emotivo. Frank è una rockstar e chi lo interpreta deve far percepire questa sua presenza sul palcoscenico». Per la prima volta Donovan interpreta il personaggio dello scienziato in Italia e non nasconde la sua emozione.
Al Tam Teatro Arcimboldi di Milano dal 18 al 23 novembre, l’approccio di Donovan al leggendario e trasgressivo musical di Richard O’Brien è di non vederlo «come un musical, ma come uno spettacolo teatrale, come un concerto rock. La parola chiave secondo me è l’autenticità: i musical a volte tendono a essere sempre perfettamente uguali in ogni replica, quello che faccio invece io in questo caso è rendere ogni performance diversa. Una cosa un po’ pericolosa, ma è quello che la rende forte». Diretto da Christopher Luscombe, lo spettacolo torna a travolgere con la sua energia, raccontando la storia di Brad e Janet e del loro incontro con dottor Frank’n’Furter, che li costringe a confrontarsi con la loro sessualità e le loro paure.
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