SICUREZZA
«Troppi irregolari, sicurezza a rischio»
La presa di posizione del team Vannacci Mac Insubria dopo gli episodi di violenza a Luino. «Servono politiche di remigrazione»

«La sicurezza della nostra provincia è sempre più a rischio e questo trend coincide con la
crescita degli irregolari sul territorio». Questo l’allarme dal team Vannacci Mac Insubria dopo «i gravi episodi di violenza avvenuti a Luino lo scorso 4 ottobre, che hanno visto giovani italiani aggrediti con armi da taglio da parte di soggetti stranieri».
Daniele Parisi, team leader di Mac Insubria: «I numeri parlano chiaro: in provincia di Varese gli stranieri residenti regolari sono oggi oltre 76.000 (8,6% della popolazione). A questi va aggiunta una quota di irregolari difficilmente quantificabile ma tutt’altro che marginale: secondo stime regionali, in Lombardia gli stranieri senza permesso potrebbero superare le 150.000 unità, pari al 13% del totale».
«Quando una quota significativa di persone - aggiunge Parisi - non è tracciata, diventa più difficile per lo Stato intervenire con controlli puntuali, identificazioni preventive e rimpatri per chi non rispetta la legge. Questo genera un doppio danno: insicurezza per i cittadini e frustrazione per le forze dell’ordine, costrette a operare senza strumenti adeguati».
Ed ecco le proposte di Mac Insubria ispirate a «politiche concrete di
remigrazione»: rimpatri più rapidi ed efficaci per chi viola le leggi; accordi bilaterali con i Paesi d’origine per facilitare il rientro; • fondi oggi destinati alla gestione dell’immigrazione irregolare da reindirizzare a controlli, espulsioni e contrasto allo sfruttamento, non solo all’accoglienza.
«La sicurezza - prosegue Parisi - non è una questione ideologica, ma di civiltà e di rispetto delle regole. Condividiamo pienamente l’intervento di Azione Civica per Luino e Frazioni e del
presidente Furio Artoni: restituire dignità a Luino e a tutta la provincia significa permettere a famiglie, commercianti e giovani di vivere senza paura, sapendo che lo Stato è al loro
fianco».
«La nostra comunità non deve abituarsi alla violenza. Servono più controlli, tolleranza zero verso chi delinque e strumenti concreti di rimpatrio per chi è irregolare e pericoloso. Solo così potremo restituire sicurezza e futuro al nostro territorio» conclude Parisi che di recente ha presentato la nascita del team giovani Mac Insubria.
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