IN TRIBUNALE
Truffa del riscaldamento nelle scuole, una condanna
Conclusa l’udienza preliminare sui collaudi certificati, ma mai eseguiti. Sette rinvii a giudizio e quattro proscioglimenti

Una condanna, sette rinvii a giudizio e quattro proscioglimenti. Si è conclusa così l’udienza preliminare – aperta a fine 2022 – del procedimento per la presunta truffa per l’appalto calore della Provincia, quello relativo al riscaldamento nelle scuole superiori del Varesotto, spesso rimaste al freddo, con tanto di proteste degli studenti.
«COLLAUDI NON ESEGUITI»
Le accuse vanno dalla truffa in danno di ente pubblico alla frode in pubbliche forniture, dal falso ideologico alla turbativa d’asta. In sintesi, il direttore di esecuzione del contratto avrebbe falsamente certificato la regolarità dei collaudi che in realtà, tra il 2016 e 2019, non sarebbero stati eseguiti, causando così alla Provincia – che pagò acconti e saldi per quei lavori – un danno di almeno 800mila euro.
LE DECISIONI DEL GIUDICE
Davanti al giudice per l’udienza preliminare Alessandro Chionna, uno solo dei 12 imputati – nove persone fisiche e tre società – ha scelto il rito abbreviato ed è stato condannato a un anno e otto mesi di reclusione (pena sospesa). Non luogo a procedere per le tre Srl imputate di illecito amministrativo. Per gli altri sette imputati – tra cui un ex dirigente di Villa Recalcati – è stata accolta la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pubblico ministero Lorenzo Dalla Palma; prima udienza a febbraio 2026. Richiesta a cui si erano opposte le difese, sottolineando anche come parte dei reati sia ormai prescritta.
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