AD ALTO RISCHIO
Con le bici contro le auto: i “giochi” pericolosi delle bande di ragazzini
Allarme in vari Comuni della Valceresio per le rischiose bravate di gruppi di giovanissimi
La Valceresio sta diventando teatro di episodi sempre più frequenti di inciviltà e comportamenti pericolosi messi in atto da bande di giovanissimi, spesso minorenni. Si ritrovano nelle stazioni, nei piazzali delle scuole o lungo le strade, dove tra rifiuti abbandonati, schiamazzi e gesti di sfida danno forma a una noia che si trasforma in rischio.
IL FRONTALE SIMULATO
L’ultimo episodio segnalato tramite social è avvenuto a Brusimpiano e riguarda un ragazzo che avrebbe simulato un avvicinamento frontale a un’auto in corsa, eseguendo manovre spericolate in bicicletta fino a sfiorare il passaggio delle vetture. Un comportamento che rappresenta il punto più estremo di una tendenza ormai diffusa: quella di sfidare la sorte per mettersi alla prova, incuranti del pericolo.
PANICO PER CHI E’ ALLA GUIDA
In altre zone della valle la scena cambia poco. Ad Arcisate e Induno Olona le stazioni ferroviarie sono spesso ritrovo di gruppetti che lasciano dietro di sé bottiglie vuote, cartoni e immondizia. A Induno, nel piazzale della scuola Don Milani, un ragazzo ha perso la targa della moto dopo una sgommata, lasciando sul selciato il segno concreto di un gioco diventato azzardo. A Piamo e Bisuschio, fino a poco tempo fa, alcuni ragazzini si lanciavano sempre con la bici verso le auto in arrivo, arrestandosi all’ultimo istante. Altri ancora rotolavano lungo le strade in attesa del passaggio delle auto. Gesti che hanno creato panico tra gli automobilisti e che per mesi sono stati fonte di timore e sconcerto. Dietro questi episodi si intravede un disagio che non si esprime solo nella violazione delle regole, ma in una ricerca confusa di attenzione e identità. Le amministrazioni locali ne sono consapevoli e, in collaborazione con scuole, parrocchie e associazioni, cercano di agire sul piano educativo.
CICLO DI INCONTRI
Il Comune di Arcisate ha avviato un ciclo di incontri gratuiti rivolti a genitori, educatori e insegnanti, organizzati con il Centro Meraki e il Coordinamento pedagogico territoriale 0-6 anni, per affrontare il tema della crescita e delle nuove forme di relazione. Si parte con una serata dedicata a concepimento, sessualità e affettività (14 novembre ore 19). Seguiranno un incontro su disabilità raccontata ai bambini (16 gennaio), conflitto come risorsa (13 febbraio), adolescenza digitale (6 marzo), fluidità del genere (27 marzo) e su dolore degli adolescenti e ricerca di senso (17 aprile). L’iniziativa, seguita dall’assessore ai Servizi sociali Monica Trabucchi, rientra in un percorso di attenzione continua al mondo giovanile. Anche Bisuschio e Induno proseguono da anni percorsi di prevenzione in rete con i servizi sociali e le parrocchie. Il fenomeno resta complesso e attraversa tutta la valle, alimentato da un senso di smarrimento e da un bisogno di riconoscimento che si fa urgente.
DAL CANTO TICINO
Al di là del confine, in Ticino, si registrano situazioni analoghe: a Coldrerio si sono formate vere e proprie baby gang, protagoniste di aggressioni e atti di violenza gratuita. Alcuni giovani attraversano la frontiera in bicicletta, replicando gli stessi comportamenti rischiosi che si osservano nei paesi italiani. Segni di un disagio che non conosce confini e che richiederebbe anche risposte condivise: non solo misure di controllo, ma relazioni, educazione, tempo e presenza. La sfida più grande, oggi, è restituire ai ragazzi fiducia e direzioni possibili.
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