L’EPISODIO
Varese, caso di scabbia in una scuola dell’infanzia
Avviato il periodo di sorveglianza e la sanificazione degli ambienti
Caso di scabbia in una struttura per l’infanzia nel centro di Varese: scatta la sorveglianza sanitaria. La comunicazione ufficiale è stata inviata nella mattinata di ieri ai genitori dei bambini frequentanti, dopo la conferma da parte dell’Agenzia di Tutela della Salute (Ats) competente. Nel messaggio, la direzione ha informato le famiglie dell’avvio immediato delle procedure previste dal protocollo sanitario, attivando un periodo di sorveglianza e completando la sanificazione degli ambienti. La scabbia, si ricorda nella nota divulgata ai genitori, è una malattia cutanea contagiosa causata da un acaro, il Sarcoptes scabiei. La trasmissione avviene principalmente attraverso il contatto diretto e prolungato tra pelle e pelle, mentre più raramente può verificarsi tramite indumenti o biancheria contaminata. L’incubazione può variare dalle due alle sei settimane e i sintomi più comuni includono prurito intenso, soprattutto notturno, e piccole lesioni dovute al grattamento.
Ats ha fornito alla struttura le indicazioni necessarie per la gestione del caso e per la prevenzione di eventuali ulteriori contagi. Oltre alla sanificazione degli ambienti, il protocollo prevede che vengano informate le famiglie affinché possano monitorare i bambini e rivolgersi al medico in caso di comparsa di sintomi sospetti. Per i contatti stretti si raccomanda particolare attenzione, con eventuale trattamento preventivo su indicazione sanitaria.
La direzione della scuola dell’infanzia ha rassicurato le famiglie, sottolineando che tutte le misure previste sono state applicate tempestivamente. Il rientro dell’alunno coinvolto avverrà solo dopo certificazione medica che confermi l’effettiva risoluzione dell’infezione e la corretta esecuzione della terapia. Il caso ha destato comprensibile preoccupazione tra i genitori, ma le autorità sanitarie ricordano che, se individuata e trattata in modo adeguato, la scabbia non comporta conseguenze gravi e può essere gestita efficacemente attraverso terapie specifiche e interventi di prevenzione mirata.
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