SICUREZZA
Varese, furti di grandi statue: «Cimiteri da tutelare»
Appelli delle famiglie Frattini e Piccinelli dopo l’incursione a San’Ambrogio

Dopo i furti e il tentato furto al cimitero di Sant’Ambrogio, si apre il dibattito su quanto le opere custodite nel camposanto siano al sicuro. Lancia un appello Vittore Frattini, maestro d’arte e figlio di Angelo Frattini che riposa proprio a Sant’Ambrogio e che aveva realizzato varie sculture collocate anche nel cimitero: «I nostri cimiteri sono musei a cielo aperto, vi sono varie opere non solo di mio papà e vanno tutelate – il commento di Vittore Frattini -. Già è stato un dolore il furto della testa in bronzo di mia nonna e mai più ritrovata, ora si aggiunge questo nuovo episodio».
E il figlio di Vittore Frattini, Max, a nome della famiglia lancia una proposta: «L’Amministrazione comunale potrebbe chiedere al sindaco Sala quali strategie sono state messe in atto per proteggere il cimitero monumentale di Milano, per applicarle anche a Varese, nei vari cimiteri. Non mi risulta – continua - che almeno a Sant’Ambrogio vi siano telecamere o altri sistemi di sorveglianza e sicurezza».
Sabato mattina 17 maggio è stato scoperto il raid dei ladri che si sono impossessati di una statua di Angelo Frattini posta sulla tomba dei Piccinelli, vicino all’altare che si incontra entrando dall’ingresso principale del camposanto. Una statua che raffigura due sorelle, zie di Piercarlo Piccinelli. «Quell’opera era stata realizzata da Angelo Frattini, amico di famiglia, nel 1934 e rappresentava le sorelle di mio papà che guardavano il crocifisso».
I ladri sono riusciti a svellere dal basamento la scultura, mentre il crocifisso si è staccato ed è rimasto a terra sulla tomba. «Auspichiamo che l’opera venga riconsegnata, per il valore affettivo che ha per la nostra famiglia».
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