STATI GENERALI
Varese, ricerca e impatto sociale
L’incontro all’università dell’Insubria. otto progetti di giovani studiosi
Una prima assoluta. Ieri mattina, giovedì 13 novembre, nell’aula magna di via Ravasi, si è svolta la giornata degli Stati generali della Ricerca dell’università dell’Insubria. Un appuntamento pensato per valorizzare e condividere il ruolo strategico della ricerca accademica, motore di innovazione fondato su qualità, etica, responsabilità e apertura al territorio.
Nell’occasione sono stati presentati otto progetti di ricerca a forte impatto sociale di altrettanti giovani studiosi. Tali progetti potranno essere sostenuti attraverso il crowfunding. Attenzione, quello che segue è uno spoiler: un progetto riguarda la toponomastica al femminile e un altro l’inclusione (anche da parte dell’università) di stranieri di seconda generazione.
L’ateneo ha presentato i dati aggiornati che confermano una crescita costante: otto dipartimenti, 61 centri di ricerca, 9 interuniversitari e 6 speciali, oltre 450 tra docenti e ricercatori e più di 230 dottorandi attivi in ambiti che spaziano dalle scienze della vita alla tecnologia, dal diritto all’economia, fino alle discipline umanistiche.
Nel 2024 sono state superate le 3000 pubblicazioni scientifiche, con sei spin-off attivi e un numero crescente di progetti finanziati. In particolare, l’ateneo ha vinto 22 progetti nazionali e 4 internazionali, per un totale di quasi 8 milioni di euro, oltre a numerosi contratti di ricerca commissionati, e ha registrato un continuo incremento dei propri ricercatori presenti nell’elenco dei “top scientists” internazionali.
L’Università sostiene la propria comunità scientifica con bandi Far, assegni di ricerca, fondi per giovani studiosi e per attrezzature, insieme al supporto dell’Ufficio Ricerca, che accompagna i ricercatori nella progettazione, nell’accesso ai finanziamenti e nella formazione continua.
Durante gli Stati Generali, una particolare attenzione è stata dedicata alle quattro piattaforme scientifiche interdisciplinari, che riguardano i temi della Sostenibilità, dell’Energia, salute e ambiente, della Cybersecurity e privacy e della Fragilità, e rappresentano uno strumento strategico per promuovere ricerca trasversale, innovazione e dialogo con il territorio.
L’incontro si è aperto con i saluti istituzionali della rettrice Maria Pierro. A introdurre i lavori è stato Loredano Pollegioni, delegato alla Ricerca dell’ateneo, che ha ricordato come la promozione della conoscenza e dell’innovazione sia parte fondante della missione universitaria. «La ricerca è il cuore dell’università e il motore del futuro - ha sottolineato -. È un ponte tra sapere e vita reale, tra laboratori e comunità. Con le nuove piattaforme scientifiche vogliamo creare sinergie, mettere in rete competenze e costruire risposte concrete alle sfide della società. L’obiettivo è far crescere una ricerca libera, interdisciplinare e capace di generare impatto».
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