ROMA
Wef, economia mondiale d'ora in poi perturbata, bassa crescita

(ANSA) - ROMA, 23 SET - L'economia mondiale entra
strutturalmente in "un nuovo ambiente economico caratterizzato
da perturbazioni persistenti e una crescente frammentazione" fra
dazi, incertezza politica, cambiamento tecnologico in
accelerazione e, per le economie avanzate come Usa ed Europa,
debito elevato. Il risultato sarà una crescita più debole,
tendenzialmente "stagnante" per Usa ed Europa, "moderata" per la
Cina e con risultati più brillanti per Medio Oriente, Nord
Africa, Sudest asiatico e Pacifico.
E' quello che emerge dal Chief Economists' Outlook del Forum
economico mondiale, basato su consultazioni e indagini fra i
capi economisti di istituzioni pubbliche e private. In Europa -
si legge nel rapporto - il 40% degli economisti si aspetta
"crescita debole" affiancata per il 74% da un allentamento
fiscale e un'inflazione bassa o moderata (88%). Negli Usa, "il
52% degli economisti si attende una crescita debole o molto
debole e il 59% un'elevata inflazione con un allentamento della
politica monetaria".
Il 72% vede complessivamente "una crescita mondiale più
debole il prossimo anno", a fronte di cambiamenti che riguardano
"il commercio, le politiche di bilancio e il debito". Circa il
70% degli economisti vede un un livello "molto elevato" di
perturbazione nel commercio globale, mentre l'80% vede un
aumento nelle economie avanzate dei rischi legati al debito,
tradizionalmente associati alle economie emergenti.
Complessivamente, anche se il 52% degli economisti ritiene
"improbabile" una grossa crisi a breve termine nelle economie
avanzate, l'85% avverte che "qualsiasi shock rischierebbe di
innescare effetti sistemici". (ANSA).
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