IL LUTTO
Addio a Rino Tommasi, ha raccontato boxe e tennis
Sì è spento nella sua Verona, aveva 90 anni. Con Gianni Clerici la coppia di telecronisti più famosa
È morto oggi - mercoledì 8 gennaio - a Verona, dove era nato 90 anni fa, Rino Tommasi, firma di punta del grande tennis e della grande boxe. Ne danno notizia la Federpugilato e Supertennis, il sito della Fit. Con Gianni Clerici, dagli anni ‘80, aveva formato la coppia più famosa di telecronisti del tennis internazionale, ed era stato premiato dall’Atp nell’82 e nel ‘91 come giornalista dell’anno. L’altra grande passione il pugilato, di cui fu anche organizzatore di eventi.
FEDERPUGILATO: «BUON VIAGGIO, MAESTRO»
«Pochi sono stati in grado di parlare, raccontare e narrare la nobile arte come hai fatto tu, Rino». Comincia così il messaggio della Federpugilato, in ricordo di Rino Tommasi. «Siamo certi che continuerai a farlo nei cuori di tutti noi, amanti della grande Boxe. Fai buon viaggio, Maestro», prosegue su Facebook la Fpi. «Il presidente Flavio D’Ambrosi, a nome di tutto il movimento pugilistico italiano, esprime profondo cordoglio per la scomparsa del grande Rino Tommasi», conclude il messaggio.
MALAGÒ: «PROTAGONISTA INDISCUSSO DEL NOSTRO MONDO»
«È stato un protagonista indiscusso del nostro mondo. Siamo vicini alla famiglia in questo momento di grande dolore e di tristezza per il movimento sportivo italiano». Lo dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò.
BINAGHI: «SOLO A NOMINARLO EVOCA LA STORIA DEL TENNIS»
«Il solo nominare Rino Tommasi equivale a evocare un bel pezzo di storia del tennis, avendo lui seguito da giornalista centinaia di Slam, di Coppe Davis, di Masters. Ricordiamo tutti la sua precisione statistica ma soprattutto la passione per il mondo della racchetta che condivideva insieme a quella per i ring». Così Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, nel ricordare Rino Tommasi. «Anche le sue telecronache con Gianni Clerici restano fonte di ispirazione per chi è venuto dopo di loro. A livello personale siamo stati avversari alle mie prime elezioni, ma avevamo la stessa idea sulla formula che avrebbe dovuto avere la Coppa Davis, affinché fosse veramente il campionato del mondo per nazioni», aggiunge Binaghi.
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