PISA
Aumentano le aggressioni ai sanitari (+5,5%), ogni Asl 116 casi

(ANSA) - PISA, 12 MAR - Nell'ultimo anno, le aziende
sanitarie italiane hanno registrato un incremento del 5,5% degli
episodi di aggressione ai danni del personale, consolidando una
tendenza già osservata negli ultimi anni. In media, ogni azienda
ha subito 116 episodi di violenza in un solo anno. In occasione
della Giornata contro la violenza sugli operatori sanitari, la
Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere ha
presentato a Pisa i risultati di una survey: emerge il senso di
diffusa delegittimazione del Servizio sanitario nazionale
percepito in modo unanime dalle aziende sanitarie italiane.
Per otto Asl su dieci, alla base della violenza verbale e
fisica ci sono soprattutto l'eccesso di
pressione su pronto soccorso e ospedali, insieme alla perdita di
fiducia nel Ssn e le notizie su media e social network
concentrate prevalentemente sulla malasanità. Eppure, nonostante
questo scenario preoccupante, le aziende sanitarie hanno
reagito. Tutte le Asl hanno attivato programmi di
sensibilizzazione e formazione per il personale. Tra le
iniziative più efficaci si segnalano i programmi di
comunicazione con l'utenza e il rafforzamento del coordinamento
con le forze dell'ordine, che hanno dimostrato un impatto
positivo nella gestione delle situazioni critiche. Potenziati
anche i sistemi di tutela a partire dall'assistenza legale -
fornita da sei aziende su dieci - e dagli interventi di tipo
organizzativo quali il cambio di reparto, l'installazione dei
pulsanti di sicurezza e blocco delle porte, ma anche i percorsi
di riabilitazione psicologica.
"La sanità pubblica resta un fiore all'occhiello
dell'Italia, che il mondo ci invidia. Il Governo ha già
inasprito le pene per chi commette atti violenti, come Fiaso ha
richiesto per prima, ma ora è tempo di andare oltre. Dobbiamo
lavorare per ricucire l'alleanza tra cittadini e sistema di
cure, rafforzando la fiducia e il rispetto reciproco", ha detto
il presidente Giovanni Migliore.
In un messaggio inviato all'evento di Pisa, il ministro della
Salute, Orazio Schillaci, sottolinea l'impegno in atto teso a
"rafforzare le attività di prevenzione e formazione per
operatori sanitari e sociosanitari: proprio insieme a Fiaso e
Federsanità abbiamo firmato un protocollo d'intesa per garantire
percorsi formativi omogenei su tutto il territorio nazionale".
(ANSA).
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