NAPOLI
Campania abolisce certificato per rientro a scuola dopo 5 giorni
(ANSA) - NAPOLI, 19 LUG - Il Consiglio regionale della
Campania ha abolito, nella seduta di ieri, l'obbligo del
certificato medico per il rientro a scuola oltre i cinque giorni
di assenza per malattia. Un provvediemnto salutato con favore
dai pediatri.
"Accogliamo con grande soddisfazione la notizia
dell'approvazione da parte del Consiglio Regionale della
Campania della legge che abolisce l'obbligo del certificato
medico per la riammissione a scuola dopo cinque giorni di
assenza per malattia", dichiara Antonio D'Avino, Presidente
nazionale della Fimp, la Federazione italiana medici pediatri.
"Questa norma - aggiunge - è frutto dell'impegno sinergico
portato avanti con il presidente della Regione, Vincenzo De
Luca, e con il consigliere regionale Bruna Fiola, che ringrazio
per la continua attenzione rivolta ai bisogni dei bambini e
degli adolescenti campani. Si tratta di una disposizione
importante, che ho seguito in prima persona perché di assoluto
rilievo per la mia Regione, che semplifica, non di poco, la
gestione amministrativa degli aspetti igienico-sanitari in
ambito scolastico, riducendo l'onere in capo ai pediatri di
famiglia, ma soprattutto liberando le famiglie da un atto
burocratico inutile e privo di motivazioni scientifiche".
"Il provvedimento - specifica Giannamaria Vallefuoco,
segretario regionale Fimp Campania - entrerà in vigore con la
pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania
(Burc), fatto salvo quanto previsto da altre misure specifiche
adottate a livello nazionale o territoriale, per fronteggiare
malattie infettive responsabili di epidemie in ambito scolastico
come Covid, influenza, morbillo e altre patologie respiratorie".
Salvatore Iasevoli, segretario provinciale Fimp Napoli,
ringrazia tutti i pediatri di famiglia componenti del gruppo
"Certificazioni in ambito scolastico" per il lavoro svolto da
oltre dieci anni con l'Ufficio Scolastico Regionale Campania,
"senza i quali non avremmo avuto questo risultato". (ANSA).
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