ROMA
Famiglie italiane spendono 13 miliardi per lavoro domestico
(ANSA) - ROMA, 16 GEN - Ammonta a 13 miliardi di euro la
spesa complessiva sostenuta dalle famiglie italiane per i
lavoratori domestici, colf e badanti, con un impatto sulla
produzione di 21,9 miliardi di nuovi beni e servizi generati e
un risparmio per lo Stato di circa 6 miliardi (lo 0,3% del Pil),
l'importo di cui dovrebbe farsi carico se gli anziani accuditi
in casa venissero ricoverati in una struttura.
I dati emergono dal sesto rapporto annuale sul lavoro
domestico a cura dell'Osservatorio Domina, presentato oggi in
Senato, una fotografia su realtà e tendenze del lavoro domestico
in Italia, che per la prima volta quantifica anche l'indotto.
Secondo i dati Istat revisionati nel settembre 2024 e
contenuti nel rapporto, nonostante una diminuzione negli anni,
il tasso di irregolarità nel lavoro domestico resta elevato,
attestandosi al 47,1% nel 2022. L'irregolarità incide anche
sulla spesa complessiva: dei 13 miliardi, 7,6 miliardi derivano
dalla componente regolare e 5,4 miliardi da quella irregolare.
Complessivamente, tra lavoratori e datori di lavoro, il settore
conta 1,7 milioni di persone censite dall'Inps. Applicando il
tasso di irregolarità, secondo le stime di Domina, il numero di
persone coinvolte quasi si raddoppia, superando i 3,3 milioni.
Stando al rapporto, il lavoro domestico produce 15,8 miliardi
di valore aggiunto, pari a un punto percentuale di pil generato.
Ma se si considera l'intero settore della cura (care economy) il
valore economico è quantificabile in 84,4 miliardi di euro, il
4,4% del pil totale. (ANSA).
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