QUARTIERI AL CENTRO
Frati di Busto Arsizio: «La piccola Milano»
I residenti: «Le case di qui come quelle di Brera. Nel quartiere c’è tutto: spazi verdi, oche macchine e una comunità molto bella»
Un dedalo di vie in cui l’anima industriale va a braccetto con lo stile Liberty delle villette e quello più moderno delle nuove palazzine. Un mix che per molti residenti, o per chi vorrebbe esserlo, conferisce al quartiere dei Frati una marcia in più. Non a caso, questa zona di Busto Arsizio negli anni è diventata una delle più ricercate sui principali motori di ricerca delle agenzie immobiliari.
SI STA BENE
C’è chi abita qui da poco meno di un anno ma già si sente a casa, chi nel quartiere ha messo le proprie radici più di 50 anni fa e lo ha visto cambiare, e chi invece è alla ricerca di un’offerta vantaggiosa per potersi trasferire qui. Tre punti di vista differenti che su un punto sono in sintonia: «Qui si sta bene». Questa è la risposta data dai tre intervistati (in tre occasioni diverse, giusto per la cronaca) alla domanda «Vi piace il quartiere?». Una risposta data senza troppa esitazione. «C’è un bello spazio verde, poche macchine e la comunità è molto bella» racconta la neo residente «a pochi passi da casa riesco a trovare le cose principali che mi servono». Andrea, invece, è qui da molto più tempo e ha visto i «grandi e sostanziali» cambiamenti avvenuti negli anni. «È strano pensare che dove prima c’era una fabbrica in piena attività ora c’è un palazzo moderno - commenta - però è meglio abbattere e costruire qualcosa di nuovo piuttosto che lasciare tutto in abbandono». «Spero davvero di trovare una casa qui - confessa Lucia - mi sono innamorata di questa zona appena l’ho vista». Non sono solo i residenti a essersi innamorati del quartiere. «Busto è bella tutta ma per me questo è il cuore pulsante della città e via Leonardo da Vinci è la più bella d’Italia per me» afferma il titolare di Enobene, Rocco Luca, che ha deciso di proseguire quella che è la storia di quelle mura perché «qui dal 1900 c’è sempre stata un’attività di ristorazione». Il quartiere, come sottolinea l’imprenditore, negli ultimi anni è diventato una piccola Milano. «In molti stanno tornando qui per acquistare bellissimi appartamenti paragonabili a quelli di Brera - prosegue Luca -. Una realtà che, insieme ad altre due del quartiere, ha creato qui a Frati un punto di riferimento per la movida cittadina e della provincia».
COSA C’È DA FARE
Ai Frati però, non è tutta rose e fiori perché anche qui dei problemi ci sono. Una delle critiche mosse da alcuni residenti è la decisione di rendere a senso unico la via Sanzio, quella dell’Istituto comprensivo “Nicolò Tommaseo“ per intenderci. «Qui prima c’era più passaggio perché prima da corso XX Settembre potevano svoltare in via Sanzio, accostarsi e prendere un giornale, ora il passaggio è decisamente diminuito», fa sapere il titolare dell’edicola e cartoleria Tinelli, Umberto Tinelli «adesso lavoriamo solo grazie alla scuole, diciamo che questa decisione non è stata proprio la migliore per noi». Il mondo del commercio ai Frati è contrastante, da un lato ci sono attività che negli anni sono diventati un punto saldo, altre che hanno abbassato per sempre la saracinesca e altre che hanno deciso di scommettere su questo quartiere. Sarà una scommessa vinta? Solo il tempo potrà dirlo.
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