QUALITÀ AMBIENTALE
Gorla Maggiore: indagine su acqua, aria, droghe e farmaci
Presentata la ricerca condotta dall’Istituto Negri in 13 comuni dell’Alto Varesotto. Inquinamento sotto controllo

La discarica non avvelena: questa l’estrema sintesi della ricerca presentata questa mattina, giovedì 3 aprile. in Comune a Gorla Maggiore. Nella sala del Consiglio comunale, il sindaco Pietro Zappamiglio con i ricercatori dell’istituto Mario Negri hanno presentato la fotografia di un lavoro condotto su aria, terreno e acqua in un’area di 13 comuni del Basso Varesotto. Una ricerca, nata da un protocollo di intesa approvato nel 2019 dal Comune di GorlaMaggiore con Arpa Lombardia, Ats Insubria e Provincia di Varese, che ha monitorato per due anni la qualità appunto di aria, suolo ed acqua, e il consumo di farmaci e droghe nei comuni di Carbonate, Cislago, Fagnano Olona, Gerenzano, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Locate Varesino, Marnate, Mozzate, Olgiate Olona, Origgio, Rescaldina, Solbiate Olona, Uboldo. La valutazione della qualità ambientale in relazione agli effetti attesi sulla salute della popolazione è avvenuta sia confrontando i valori rilevati sperimentalmente con le soglie di riferimento normative attuali e future (approccio computazionale), sia attraverso una valutazione sperimentale ecotossicologica su organismi modello acquatici (approccio sperimentale).
Per l’aria, in generale i risultati denotano il rispetto dei valori limite annuali previsti dal decreto legislativo 155 del 2010, attualmente in vigore, con qualche criticità localizzata per il rispetto dei limiti giornalieri di PM10 e di ozono, mentre sono superiori alle soglie più stringenti indicate dalla recente direttiva Ue che entrerà in vigore dal 2030, e dalle linee guida Oms 2021. A tal proposito, i valori rilevati a Gorla Maggiore sono inferiori anche a quelli relativi all’area di indagine estesa.
Le ricerche sperimentali condotte per valutare la qualità dei suoli secondo il metodo primario-diretto del confronto con i valori limite hanno evidenziato il generale rispetto di tali valori di concentrazione.
Concentrazioni significative di arsenico sono però state riscontrate in tutta l’area di indagine ed hanno portato ad un superamento della soglia di accettabilità del rischio a seguito dell’ingestione di suolo e al contatto dermico in alcuni siti.
Per quanto attiene gli effetti cumulativi i risultati evidenziano comunque il pieno rispetto del criterio di accettabilità del rischio dell’Ispra in tutti i siti monitorati.
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