A VILLA PANZA
«L’amore salva il mondo»
Il designer Mauro Porcini protagonista con l’Ordine degli architetti

Mauro Porcini profeta in patria, nella sua Varese: qui è cresciuto, ha studiato e vissuto, fino a spiccare il volo verso una carriera internazionale come numero uno del design in PepsiCo, il colosso alimentare con sede centrale negli Stati Uniti. Il creativo 49enne, newyorchese d’adozione e globetrotter ma sempre legato alle sue origini, venerdì 30 agosto alle 18 a Villa Panza di Biumo Superiore in piazza Litta sarà protagonista di un incontro promosso dall’Ordine degli architetti (lui stesso ha studiato al Politecnico di Milano). La sua lectio magistralis dal titolo “Il lato umano dell’innovazione” sarà moderata dall’architetto e designer Giorgio Caporaso, coordinatore della Commissione Design-Economia circolare-Internazionalizzazione” dell’Ordine architetti Varese: una bella occasione per ascoltare un punto di vista molto particolare, non solo legato al mondo del lavoro.
Allargare lo sguardo
Per Porcini l’innovazione è un atto d’amore: «Tre tipi di amore - spiega lui stesso -, per le persone che servi, ossia i consumatori e clienti, i destinatari del nostro lavoro, per sé stessi e per il proprio operato, perché un approccio positivo riesce a sconfiggere ogni difficoltà anche nella complessità dell’innovazione, e per le persone che ci circondano, sia sul lavoro, pensando ai collaboratori con know-how e punti di vista diversi preziosissimi, sia nella vita privata. L’amore per quello che facciamo può essere la chiave di volta per un approccio diverso in tutto quello che si fa, nella società e nel mondo. Un messaggio che mi sta a cuore ormai da anni, che parte dal design ma si espande al di là e impatta ogni ambito umano, dall’industria alla politica». Quello di venerdì sarà dunque «un incontro aperto a chi si interessa di architettura ma anche a chi è curioso di capire un po’ di più di questo concetto. L’amore, la gentilezza, la passione possono veramente cambiare un mondo come quello di oggi dove invece, dal bar alle piazze digitali, sui social media o per strada, siamo bombardati da divisione, negatività e aggressività».
La consegna del premio
Si parte dall’architettura ma si ampliano gli orizzonti su temi diversi e molto legati al primo libro “L’età dell’eccellenza” che Mauro Porcini ha scritto nel 2021 per il Saggiatore ed è alla quarta ristampa. “The Human Side of Innovation” è il suo libro sull’innovazione pubblicato in inglese da Berrett-Koehler, tradotto in cinese e arabo, e vincitore del Gold Award for Better Future-New York Design Award. Al termine dell’incontro, la cerimonia di consegna a Mauro Porcini della targa d’iscrizione all'Albo d’onore dell’Ordine (l’evento è aperto a tutti, con registrazione via mail a formazione@ordinearchitettivarese.it ed è anche possibile seguirlo a questo link).
Le origini non si dimenticano
Il legame con la città è sempre molto forte, come spiega bene lo stesso Porcini: «Ho sempre amato Varese sin da quando ero bambino e, giocando, studiando e crescendo nei suoi giardini, scuole e strade, mi formavo nell’adulto che sarei diventato. Ma ho imparato ad apprezzarla ancora di più da quando sono partito. Con gli occhi nuovi di chi vive a migliaia di chilometri di distanza, ammiro la sua natura e bellezza incredibili, i suoi laghi, i suoi monti e i suoi borghi, che spesso davo per scontati, e li racconto e raccomando al mondo». Un vero ambasciatore.
© Riproduzione Riservata