PALERMO
Morta in ospedale: figlia, 'ho chiesto scusa a mia madre'
(ANSA) - PALERMO, 23 DIC - "Ho chiesto scusa a mia madre per
averla portata al pronto soccorso dell'ospedale Ingrassia. Io mi
sono sentita in colpa perché penso che noi siamo responsabili
anche delle scelte che facciamo, quindi io ho scelto questo
ospedale, anche se in verità l'ospedale è più vicino, quindi
per me un ospedale vale l'altro perché penso dovrebbe essere
così. Ma adesso lo sconsiglio, non porterò più nessuno in questo
ospedale". Romina Gelardi la figlia di Maria Ruggia, 76 anni,
morta dopo essere rimasta 8 giorni su una barella al pronto
soccorso dell'Ingrassia di Palermo parla proprio davanti
all'area di emergenza dove è morta la madre.
"Mia mamma si poteva salvare. Farò di tutto per scoprirlo
perché spero che la giustizia faccia il suo corso. Secondo me ha
contratto un'infezione proprio al pronto soccorso, perchè c'è
stato un peggioramento dopo un'iniziale miglioramento, aveva
anche difficoltà respiratorie. Mia madre non è entrata per
questo motivo - aggiunge la donna - I medici mi dicevano che
aspettavano di portarla in reparto perché soltanto lì potevano
fare le terapie dovute, perchè essendo un pronto soccorso erano
molto limitati nel nell'intervenire".
La figlia della paziente sottolinea che i medici dell'area di
emergenza "non hanno potuto fare nulla, non hanno potuto curare
l'insufficienza renale. E questo non è potuto accadere perché
mia madre solo al decimo giorno è stata trasferita in reparto.
Secondo me se arrivava prima si poteva salvare e iniziare la
terapia, invece dopo poche ore è morta". (ANSA).
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