L’INTERVENTO
Spaccio nei boschi vicino alle case, due arresti a Laveno Mombello
Blitz dei Cacciatori di Sicilia: nordafricani in manette
Non soltanto nei boschi più sperduti, lontano da sguardi indiscreti, ma anche vicino alle case, al confine tra Laveno Mombello e Cittiglio. Proprio qui è stato trovato l’ennesimo bivacco dello spaccio, individuato dai carabinieri dei Cacciatori di Sicilia, che al termine di un blitz hanno arrestato due giovani pusher, entrambi di origine nordafricana.
Nei giorni scorsi i militari hanno hanno smantellato un nuovo accampamento allestito a ridosso della Statale 394. L’attività ha preso il via da strani movimenti osservati su quel tratto di strada, in parte interdetto al traffico per lavori in corso, con un viavai di veicoli non della zona segnalati dai residenti alla Stazione locale dell’Arma.
È iniziato così un certosino lavoro di osservazione, che ha portato alle prime conferme. È stato così organizzato il blitz dei Cacciatori di Sicilia e dei militari di Laveno, che hanno cinturato l’area e sono entrati in azione. Sono stati colti in flagrante due marocchini: uno già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici anche nella provincia di Sondrio, dalla quale era stato interdetto quale misura cautelare per altro procedimento penale in corso; l’altro, un perfetto sconosciuto appena arrivato sul territorio e mai fotosegnalato, verosimilmente chiamato a rinforzare una nuova piazza di spaccio o a sostituire altri pusher nel frattempo arrestati o allontanati dal territorio nazionale. Nel recente passato proprio a Laveno Mombello sono stati eseguiti alcuni rimpatri di cittadini irregolari e con diversi precedenti di polizia.
Nel bivacco, nascosto nella rigogliosa boscaglia, non lontano dal vivaio Spertini e dai caseggiati periferici di Laveno Mombello e Cittiglio, sono state rinvenute così alcune decine di grammi di stupefacente di vario tipo, residuo delle attività della giornata, un machete e il solito materiale per lo spaccio: telefoni, bilancini, materiale per il confezionamento, ovvero tutto l’occorrente per far funzionare l’attività a ciclo continuo, attraverso le repentine apparizioni a bordo strada. I due giovani, arrestati nel corso di un’ultima cessione in strada, sono stati poi portati nella caserma della Compagnia carabinieri di Luino per la compilazione degli atti di rito e il fotosegnalamento e successivamente portati in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria di Varese.
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