NAVE AMERIGO VESPUCCI
Sul Vespucci, tra i ricordi del libro dell'equipaggio
(dell'inviato Domenico Palesse)
(ANSA) - NAVE AMERIGO VESPUCCI, 23 DIC - Essere marinai è una
scelta di vita. Nessuno basta a se stesso, tutti servono a
qualcuno. E' l'essenza stessa dell'equipaggio, di quella squadra
che ogni giorno condivide mansioni e doveri, ma anche gioie e
sorrisi. Un senso di fratellanza amplificato dalla quotidianità
della navigazione, dove ognuno è parte di qualcosa, dove la nave
è la propria casa e i compagni di viaggio la propria famiglia. E
l'Amerigo Vespucci, la 'signora dei mari', non fa differenza.
Anzi.
Il quadrato ufficiali custodisce gelosamente un diario di
bordo senza fine, fatto di foto e ricordi, di date e pensieri.
Una serie di album che ripercorrono a ritroso la storia del
Vespucci attraverso gli occhi del suo equipaggio, nelle sue
uscite a terra o nei suoi momenti più emozionanti.
Ogni libro è un tuffo nel passato, ogni foto è un ricordo di
un'esperienza fatta rigorosamente insieme. Dai tradizionali
scatti di fronte ai monumenti più celebri del mondo, alle serate
insieme al ristorante. Dalle cerimonie ufficiali in porto, ai
selfie a bordo della nave. La copertina dell'ultimo album è
azzurra. La prima foto è quella di Marsiglia, datata 4 luglio
2023, appena tre giorni dopo la partenza del secondo tour
mondiale nei 93 anni del Vespucci. Poco sotto c'è Las Palmas e
poi ancora Capo Verde. In ogni porto, in ogni città,
l'equipaggio non manca mai di sorridere davanti all'obiettivo
della camera.
Sono foto spesso senza divisa, nei momenti liberi, senza
gradi né uniforme. Ragazzi e ragazze alla scoperta del mondo,
tra sfide gastronomiche e serate al ristorante. Ci sono i
"campioni" che hanno attraversato Capo Horn e i canali
patagonici, ma anche i vincitori della gara di ballo o
dell'improvvisata corsa podistica. Scherzi e sbeffeggi come si
fa tra amici e amiche, improbabili fotomontaggi e risate. Le
stesse che contagiano chi in quelle foto è immortalato e che, di
fronte alle immagini, si emoziona ancora. Il viaggio è ancora
lungo e le pagine vuote ancora tante. Qualche mese e quel libro
con la copertina azzurra finirà accanto ai precedenti, con nuove
immagini e nuove emozioni da lasciare in eredità ai prossimi
membri del prossimo equipaggio per augurare loro un sincero e
amichevole "buon vento". (ANSA).
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