BOLOGNA
A Ravenna, bloccati container di esplosivi diretti a Haifa

(ANSA) - BOLOGNA, 18 SET - Due container di esplosivi diretti
ad Haifa sono stati bloccati nel porto di Ravenna dopo una
segnalazione di alcuni lavoratori portuali. Ne dà notizia il
sindaco della città romagnola, Alessandro Barattoni che insieme
alla presidente della Provincia di Ravenna, Valentina Palli e al
presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, ha
inviato una lettera ai vertici di Sapir, la società che
gestisce in Darsena San Vitale il principale terminal operator
del porto di Ravenna, chiedendo di impedire il transito di armi
destinate a paesi in conflitto.
"Ieri sera, grazie al coraggio di alcuni lavoratori portuali,
siamo stati informati del previsto arrivo di due container
classificati come esplosivi", spiega Barattoni. Verificata la
notizia, i tre amministratori pubblici, in qualità di azionisti
di Sapir, hanno chiesto alla società "di valutare tutte le
possibili azioni giuridiche onde evitare che armi destinate a
paesi in conflitto o scenario di violazioni di diritti
internazionali possano transitare dai terminal in concessione".
Nella lettera è stato chiesto anche di inserire nel codice
etico di Sapir un articolo sul rispetto dei diritti umani e
della pace. "C'è sempre una parte dalla quale stare", dichiarano
nella missiva Barattoni, Palli e de Pascale: "l'Emilia-Romagna e
Ravenna hanno ben chiaro quale sia: quella delle vittime
innocenti e degli ostaggi, non quella dei Governi criminali e
delle organizzazioni terroristiche. Ogni azione, compresa
l'inazione, è un'azione politica"
A seguito della lettera, viene spiegato, il presidente di
Sapir ha comunicato la non disponibilità del terminal a far
transitare i container. "È una buona notizia", osserva
Barattoni, "ma rende evidente che non possono essere singoli
gesti a fermare quanto sta accadendo quotidianamente nei nostri
porti.. Sono sempre più necessarie e urgenti prese di posizione
chiare e nette da parte del Governo Italiano. Non si può
continuare a far finta di non vedere e non sapere che
contribuire al massacro di Gaza è disumano". (ANSA).
© Riproduzione Riservata