IL DELITTO
Agguato fulmineo, Vasilica non si è difesa
Gli sviluppi delle indagini sull’omicidio di Legnano. La vittima aveva clienti di alto livello

La Romania vuole Victor Barbu in patria. Il marito di Vasilica Potincu le autorità di Bucarest lo cercavano dal 2018 e non solo per detenzione di armi e reati contro l’ordine pubblico. A suo carico c’è anche una condanna per tentato omicidio e il cumulo di pene è di cinque anni. Nei prossimi giorni il trentasettenne comparirà davanti alla corte d’appello per la trattazione del caso: per questo la procura di Busto Arsizio potrebbe programmare una nuova audizione a breve, prima della decisione del giudice su un’eventuale consegna del detenuto.
Il compagno della escort potrebbe rivelarsi prezioso per ricostruire la sua agenda degli appuntamenti, le abitudini e le modalità di ricevimento dei clienti, per scoprire se Vasilica temesse qualcuno in particolare.
TARGET RAFFINATO
Era molto bella la trentacinquenne nata sulla costa del mar Nero. Era tra le più gettonate sul sito di incontri Bakeca e aveva un consistente portafoglio clienti. Victor, la madre e la sorella erano al corrente della sua mole di lavoro e il fatto di non sentirla per ore non li impensieriva. Non era strano neppure che non rispondesse alle chiamate. Del resto intratteneva uomini che non lesinavano sulle tariffe, gente di livello medio alto che si aspetta un trattamento consono al target.
È quello che emerge dalle indagini che stanno svolgendo i carabinieri di Legnano, coordinati dal pubblico ministero Ciro Caramore. È lunga la lista delle persone potenzialmente informate sui fatti convocate in caserma da domenica ed è attraverso le loro testimonianze che, pezzo dopo pezzo, gli inquirenti stanno ricostruendo l’attività della donna. Perché è in quel solco che potrebbe celarsi l’identità di chi l’ha ammazzata.
L’AGGUATO
Il medico legale Silvia Visonà in sede di esame autoptico non ha trovato ferite da difesa sul corpo della trentacinquenne. Ciò significa che è stata aggredita all’improvviso, in un momento in cui la guardia era bassa, forse perché l’uomo era un cliente abituale o forse perché era un conoscente della escort, qualcuno che non aveva rapporti sessuali con lei. Quantomeno non mercenari.
Leggi l’articolo completo sulla Prealpina di mercoledì 28 maggio.
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