TARANTO
Ambientalisti ricorrono al Tar contro l'Aia per l'ex Ilva

(ANSA) - TARANTO, 12 AGO - Peacelink e Giustizia per Taranto
hanno annunciato in conferenza stampa, davanti alla Prefettura
di Taranto, un ricorso al Tar contro l'Aia concessa all'ex Ilva.
"E' un importante ricorso contro l'Aia che consente all'Ilva
di produrre per altri 12 anni con il carbone ed è una cosa non
accettabile da alcun punto di vista", ha detto Alessandro
Marescotti, presidente di Peacelink. "Si sono associate - ha
chiarito - diverse realtà del territorio. Ad oggi vi partecipano
PeaceLink, Giustizia per Taranto, Genitori Tarantini, Isde
Taranto e il comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti".
A tal proposito è stata avviata una raccolta fondi.
"L'obiettivo iniziale - ha aggiunto Marescotti - era di 3.500
euro per l'iscrizione al ruolo, ma nel giro di poche ore abbiamo
superato i 5mila euro. Se vinciamo, vinciamo per tutti".
L'ambientalista chiede inoltre "il fermo immediato delle
emissioni cancerogene, genotossiche, neurotossiche. Un
esperimento che non produce profitto ma una perdita di 100
milioni al mese".
Infine, le associazioni hanno preparato una lettera indirizzata
al governo per il tramite del prefetto in cui si propone "il
passaggio dei lavoratori in esubero da Acciaierie d'Italia a
Ilva in As, ente che non si occupa della protezione ma della
conservazione dei beni e della bonifica. Chiediamo che vengano
estesi gli obiettivi che possano dare un'occupazione ai
lavoratori in esubero quali la riforestazione, la cura del verde
pubblico, la riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico,
interventi di protezione civile per eventi climatici estremi".
"Per 10mila lavoratori - precisa - stimiamo un costo di 500
milioni l'anno, meno della perdita attuale dell'azienda".
Per Massimo Ruggieri, presidente di Giustizia per Taranto,
"l'accordo di programma prevede tempi intollerabili: 12, 8 o 5
anni, non si può pensare al ribasso. Di fatto vigerà un'Aia con
tre altiforni a carbone per 12 anni. È insostenibile. Noi
andremo all'attacco di quest'Aia che non potrà continuare a
farci male". (ANSA).
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