IL CASO
I bambini del bosco e la domanda di Colombo: «Se fossero stati di un’altra etnia?»
L’intervento del sindaco di Daverio sul caso dei tre bambini tolti ai genitori che vivono in un bosco abruzzese
I tre bambini che vivevano in un bosco dell’Abruzzo con la famiglia sottratti ai genitori. Il dibattito nazionale sempre più acceso. Lo scontro aperto tra Governo e magistratura. Il caso sta infiammando l’Italia, la polemica si è allargata fuori dai confini dei diritti dei piccoli, diventando scontro politico. Nel Varesotto Marco Colombo, sindaco di Daverio, decide di intervenire dopo giorni in cui aveva «scelto di non intervenire pubblicamente sul caso dei bambini sottratti ai cosiddetti “genitori del bosco”». Lo fa senza sventolare certezze ma ponendosi una domanda e stimolando una riflessione: «Come sindaco vivo quotidianamente situazioni delicate che riguardano minori e famiglie, e so quanto siano monitorate con costanza e attenzione e avrei agito nel rispetto della legge e nelle norme» la sua premessa.
LA DOMANDA
Poi il quesito: «La domanda che continuo a pormi è semplice e allo stesso tempo scomoda: perché ci opponiamo alla chiusura di campi in cui molti bambini vivono in condizioni davvero disumane, senza igiene, senza sicurezza, spesso esposti a sfruttamento o costretti a diventare piccoli “pick pocket”, mentre in questo caso è stato adottato un provvedimento immediato che ha tolto la responsabilità genitoriale?». E ancora: «Se questa famiglia fosse appartenuta a un’altra etnia, o se il colore della loro pelle fosse stato diverso, avremmo agito allo stesso modo? È una riflessione che dobbiamo avere il coraggio di fare».
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