BATTAGLIA LEGALE
Buoni fruttiferi: Poste Italiane dovrà risarcire cliente 86enne
L’anziano di Stresa riteneva di averli sottoscritti con scadenza ventennale. Diciotto mesi e risparmi persi la tesi della controparte. La sentenza del Tribunale di Verbania

Poste italiane dovrà risarcire con 15.000 euro un 86enne stresiano per 10.000 euro di buoni fruttiferi sottoscritti nel 2006. L’ha stabilito il Tribunale di Verbania. All’atto della sottoscrizione, il cliente era convinto d’aver investito in buoni a scadenza ventennale, nel 2026. Ma, nel 2023 allo sportello di Stresa di Poste italiane, gli impiegati gli avevano spiegato che la scadenza reale dei buoni era di solo 18 mesi e che non avrebbe avuto alcuna possibilità di recuperare il proprio capitale.
L’anziano si era quindi rivolto alla sportello di Verbania di Federconsumatori dal quale era partito il reclamo con richiesta di rimborso, maggiorata degli interessi maturati nel frattempo.
Poste Italiane ha negato il rimborso sostenendo che il risparmiatore, oggi 86enne, sarebbe stato correttamente informato a tempo debito. L’uomo, A. P. le iniziali, ha avviato una causa contro Poste Italiane nel 2023, assistito dagli avvocati Enzo Iapichino e Antonio Pietrongolo. Il procedimento è giunto alal conclusione il 9 maggio con la sentenza del Tribunale di Verbania. «È il primo pronunciamento del genere – sottolinea Federconsumatori - che ha supportato l’anziano - emesso dal Tribunale di Verbania».
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