PALERMO
Cgil, ponte Stretto danno enorme a economia del territorio
(ANSA) - PALERMO, 27 NOV - "Il Ponte sullo Stretto non
risolverà nessuno dei problemi del Mezzogiorno, rischia
piuttosto di peggiorarli distruggendo una ricchezza già
esistente, ovvero l'economia che ruota attorno al porto di Gioia
Tauro, l'hub più strategico del Mediterraneo. I danni sarebbero
ingenti, e si sommerebbero al costo senza fondo di questa opera
senza progetto esecutivo, utile solo ad alimentare la propaganda
del ministro Salvini. Anche per questo sabato prossimo la Cgil
sarà in piazza a Messina per la manifestazione nazionale 'No
ponte''.
Lo dice il segretario confederale della Cgil, Gino Giove.
Secondo l'analisi della Cgil nazionale, "nel tratto tra
Calabria e Sicilia transitano oggi da due a quattro navi al mese
che trasportano auto, dirette al porto di Gioia Tauro, e due
navi a settimana portacontainer, tutte alte oltre 65 metri.
Vanno poi aggiunte le portacontainer e le car carrier dirette ai
porti del Tirreno, e il traffico crocieristico verso Napoli,
Civitavecchia e Genova. "Se venisse costruito il ponte, ci
sarebbe una perdita attualmente stimata di 20.000/30.000
container a settimana che non potrebbero più attraversare lo
Stretto. E' evidente che quelle navi non circumnavigherebbero la
Sicilia per arrivare a Gioia Tauro".
"Anche se improbabile - aggiunge la Cgil - la costruzione del
ponte determinerebbe la progressiva scomparsa del traghettamento
nello Stretto, con la perdita di circa 2.500 posti. Infine, i 14
miliardi stimati per il ponte - ricorda Giove - già oggi non
sono credibili. E' evidente che si supereranno i 20 miliardi".
(ANSA).
© Riproduzione Riservata


