A MESSA
«Cosa offre la Chiesa?» Ditelo con il sondaggio
Il questionario distribuito dal consiglio pastorale per attirare più fedeli alle funzioni religiose
C’è bisogno di rinfoltire il volontariato delle parrocchie, malgrado ci sia uno zoccolo duro che continua a resistere, ma serve anche rendere i fedeli più partecipi delle attività e iniziative cristiane. Il tutto perché si è notata meno presenza di castellanzesi alla vita comunitaria dell’Unità pastorale di San Giulio e San Bernardo. Il parroco don Gianni Giudici e il Consiglio pastorale hanno deciso di promuovere un questionario mirato a conoscere esigenze e aspettative dei praticanti. L’obiettivo è chiaro: soddisfare le necessità di tutti, così da attirare quanta più gente possibile nelle chiese e nel mondo parrocchiale.
L’ASCOLTO
«Desideriamo metterci in ascolto di tutti – sottolinea il Consiglio pastorale - Per crescere insieme nella fede e nella comunione fraterna è importante riconoscere con realismo i nostri punti di forza e le fragilità che ancora ci chiedono attenzione». Si chiede quindi di compilare un questionario anonimo «che ci aiuterà a comprendere meglio la vita della nostra comunità, le sue esperienze positive e le sfide che viviamo. Il contributo di ciascuno è prezioso: ogni voce, ogni riflessione, ogni suggerimento aiuterà a delineare percorsi di rinnovamento e di corresponsabilità. I pareri raccolti contano davvero e saranno fondamentali per orientare il cammino futuro».
LE DOMANDE
Diverse le domande proposte dal questionario, distribuito dai 19 anni in su, disponibile in formato cartaceo oppure online. Fra le più significative: «Cosa manca o si vorrebbe cambiare o migliorare?». Per esempio momenti di socializzazione, maggiore attenzione a specifiche fasce d’età, nuove attività. Si domanda poi quali aspetti deboli si siano riscontrati nella vita parrocchiale (ma anche i punti di forza) e cosa ne faccia sentire parte: sentirsi accolto, partecipazione alle messe, vicinanza spirituale o coinvolgimento nelle attività. Interessante è il quesito sul perché non si partecipi alle iniziative spirituali: mancanza di tempo, di interesse per le proposte o non corrispondono al proprio bisogno formativo? Si chiede anche se si seguano realtà parrocchiali di altri comuni oppure se si partecipa a Castellanza. Si domanda poi se si sia al corrente delle iniziative comunitarie indicate nel censimento dei gruppi di ascolto: corsi biblici, ritiri spirituali, adorazione eucaristica e incontri di catechesi. Attraverso le risposte, che saranno attentamente vagliate tracciando lo stato di salute dell’Unità pastorale, si potranno mettere a punto le migliori iniziative di coinvolgimento dei parrocchiani che si sono persi nel tempo.
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