PISA
Funerali Marah, lettera minatoria da anonimo Usa a sindaco

(ANSA) - PISA, 05 SET - Insulti e minacce in una lettera
anonima spedita dagli Usa e recapitata ieri al sindaco di San
Giuliano Terme (Pisa), Matteo Cecchelli che due settimane fa
organizzò il funerale di Marah, 20enne palestinese morta due
giorni dopo il ricovero all'ospedale di Pisa dov'era giunta
denutrita e in gravi condizioni da Gaza. Lo rende noto lo stesso
sindaco. La missiva arriva da Carol Stream, città vicina a
Chicago, e ha detto Cecchelli, contiene "insulti volgari,
intimidazioni e un linguaggio intriso d'odio, contro di me
perché ho accolto con umanità e solidarietà Marah morta dopo
essere riuscita a fuggire da Gaza per curarsi a Pisa". Per
Cecchelli "il fatto che un sindaco italiano venga insultato e
minacciato da Oltreoceano per aver accolto con rispetto e dolore
una giovane vittima civile dimostra quanto sia profondo il clima
di disumanizzazione e di avvelenamento del dibattito pubblico
mondiale. Ma se chi minaccia crede di intimidirci, sbaglia
profondamente". "Marah - ha proseguito - non è morta per caso.
Marah è morta di genocidio, un genocidio portato avanti dal
Governo Israeliano. E' una delle oltre 64.000 vittime civili
della carneficina in corso a Gaza, un'area martoriata dove i
diritti umani vengono calpestati ogni giorno. E sconcertano il
silenzio e l'indifferenza delle istituzioni più alte del nostro
Paese".
Cecchelli ha trasmesso la lettera alle autorità competenti
per valutare "possibili profili di reato, tra cui l'incitamento
all'odio e l'intimidazione nei confronti di un'istituzione
democratica della Repubblica Italiana". "Oggi sarebbe stato il
ventesimo compleanno di Marah - ha concluso - Purtroppo non
possiamo farti gli auguri, ma possiamo continuare ad impegnarci
per contribuire alla fine di questo massacro". (ANSA).
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