IN AEROPORTO
«Mi sono vendicato di Malpensa». Arrestato il 28enne che ha appiccato l'incendio
Il 16 agosto gli era stato negato l'imbarco per l'Arabia Saudita. Paura tra i passeggeri per l'incendio ai banchi del check-in e le martellate ai monitor dei voli
È arrivato all’aeroporto di Malpensa con una bottiglietta riempita di benzina e un martello. È passato fra i viaggiatori del Terminal 1 e ha dato in escandescenze, gettando il liquido infiammabile sui banchi del check-in e poi dandogli fuoco, prima di essere bloccato.
PANICO IN AEROPORTO
Ci sono stati momenti di terrore nella mattinata di mercoledì 20 agosto nello scalo varesino affollato di vacanzieri in partenza per le ferie. L'allarme è scattato intorno alle 10:30. A vedere le fiamme che si sono alzate alte con fumo al gate 13 la gente è scappata trascinando i bagagli più o meno ingombranti. Temendo di essere vittima di un attentato mentre l’uomo visibilmente alterato, che poi si è scoperto essere un 28enne originario del Mali, residente a Milano con un permesso per protezione sussidiaria, ha iniziato anche a prendere a martellate i monitor con le indicazioni sui voli, causando un rumore simile a quello degli spari.
«PENSAVO DI MORIRE»
«Ho visto il banco del check in di fronte al mio a fuoco. Ho sentito rumore di scoppi e visto un uomo con una maglia bianca e una mascherina chirurgica azzurra e un cappello che urlava. È stato allora che ho iniziato a correre per la vita dando la mano a mio marito», ha raccontato Sophia Kim, una turista inglese al britannico Mirror. Ma come lei in tanti sono tornati con la mente ad altri attentati, come quello del 2016 all’aeroporto di Bruxelles con due esplosioni nelle file del check in che causarono la morte di 16 persone oltre ai due attentatori kamikaze. «Follia», c'è chi ha commentato sui social, «Pensavo di morire».
BLOCCATO E ARRESTATO
Non è stato questo il caso. Subito un addetto ha cercato di spegnere le fiamme che si stavano propagando mentre poco distante è intervenuto un responsabile di Sea, la società di gestione degli aeroporti milanesi, che ha atterrato il giovane gettandoglisi addosso con un estintore come scudo dopo avergli chiesto inutilmente di mettere giù il martello. Intanto in suo aiuto sono arrivati alcuni passeggeri e gli addetti alla sicurezza di Sea, che hanno disarmato il ragazzo, e la polizia che lo ha fermato. L’uomo, che indossava pantaloni beige una polo bianca, un cappellino da baseball calato in testa e una mascherina sul volto, è stato arrestato dalla Polaria con l’accusa di danneggiamento aggravato. Nel frattempo sono intervenute le squadre di vigili del fuoco di Malpensa, che hanno evacuato il terminal e messo in sicurezza la zona dove si erano sprigionate fiamme e soprattutto fumo. Sono stati lunghi momenti con tutti i passeggeri assiepati fuori dallo scalo prima del rientro alla normalità, senza particolari conseguenze per i voli ma con tanto spavento e una notizia che, con le immagini girate dai viaggiatori, ha fatto il giro del mondo.
«VENDETTA» VERSO MALPENSA
Il ventottenne ha un unico precedente: martedì è stato denunciato dai carabinieri a Milano per aver danneggiato una vetrina con il martello. A quanto avrebbe detto, la sua è stata una sorta di «vendetta», verso lo scalo. Lo scorso 16 agosto infatti era già arrivato a Malpensa dove aveva cercato di imbarcarsi per l’Arabia Saudita, ma gli era stato impedito e gli era stato ritirato il passaporto perché ritenuto falso. «Sono stati limitati i disagi per i passeggeri. Detto questo non è facile riuscire a bloccare nell’immediato un esagitato a mani nude. Avendo strumenti che possano bloccarne l’azione, i danni allo scalo sarebbero stati più circoscritti», ha osservato il presidente di Enac Pierluigi Di Palma. Al momento il ventottenne si trova in cella di sicurezza a Malpensa. Sono comunque già fissati per giovedì la convalida dell’arresto e il processo per direttissima.
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