ROMA
Giuli, interveniamo con decisione su finanziamenti cinema

(ANSA) - ROMA, 21 GIU - "Stiamo intervenendo con decisione
per garantire che ogni euro destinato al sostegno del cinema
italiano sia realmente utilizzato per produrre cultura, lavoro e
valore. Nessun film fantasma potrà più approfittare delle
risorse pubbliche. Basta sprechi: i soldi dei contribuenti
devono andare solo a chi fa davvero cinema", così il Ministro
della Cultura Alessandro Giuli annuncia l'introduzione di nuovi
correttivi alla legge Cinema.
A partire da lunedì 23 giugno, la Direzione generale Cinema e
audiovisivo del Ministero della Cultura integrerà il decreto
direttoriale contenente le disposizioni tecniche e applicative
relative al riconoscimento del credito d'imposta
"internazionale", destinato ad attrarre produzioni estere in
Italia.
Le principali novità introdotte sono:
- [ ] Rafforzamento degli obblighi di tracciabilità dei flussi
finanziari;
- [ ] Obbligo di presentare, a opera realizzata, una copia
completa come condizione per il riconoscimento definitivo del
beneficio;
- [ ] Obbligo di indicare chiaramente in fattura il titolo
dell'opera cui si riferiscono i costi (se superiori a 1.000
euro);
- [ ] Maggiori vincoli nella documentazione sull'assunzione del
personale e sulla certificazione delle prestazioni di servizio
rese da terzi.
Tali misure si affiancano alle regole già vigenti per le opere
di nazionalità italiana, che per ottenere il credito definitivo
devono dimostrare l'avvenuta distribuzione nelle sale
cinematografiche o la diffusione al pubblico tramite broadcaster
nazionali o piattaforme online a pagamento soggette a obblighi
di investimento.
''Il credito d'imposta internazionale nasce con l'obiettivo di
incentivare la spesa sul territorio italiano da parte di
produzioni estere, coinvolgendo maestranze e imprese italiane. E
sta funzionando molto bene. Tuttavia, è nostro dovere vigilare
affinché nessuno possa abusarne. Abbiamo siglato un protocollo
con la Guardia di Finanza, abbiamo stanziato 3 milioni e mezzo
di euro che abbiamo speso per aumentare il sistema di
monitoraggio, sorveglianza, controllo, rendicontazione e
certificazione alla fonte, investigando su casi pregressi
sospetti. Infine - conclude il Ministro - abbiamo previsto che
chi non rispetta le nuove regole non soltanto perderà il
beneficio fiscale, ma sarà escluso per cinque anni da qualsiasi
agevolazione prevista dalla legge Cinema oltre a, nei casi più
gravi, essere denunciato per truffa''. (ANSA).
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