IL CONCERTO
Il fuoco è l’altra identità di Annalisa
La tournée «Ma noi siamo fuoco» della cantautrice ligure fa tappa all’Unipol Forum di Assago
L’atmosfera è rovente. Non è tanto un modo di dire, in questo periodo, per Annalisa. La regina del pop italiano è infatti alle prese con il tour di promozione del suo nuovo album, Ma io sono fuoco. E che tour. Come è consono da tempo alla diva del mainstream nostrano, le tappe prestabilite sono i maggiori spazi indoor della Penisola. I palazzetti, innanzitutto, tra cui non poteva mancare l’Unipol Forum di Assago. Sarà proprio qui che la cantautrice ligure (è il caso di dirlo) infuocherà gli spalti con un doppio appuntamento live. Prima data giovedì 27 alle 21, seguita da quella di venerdì 28 alla stessa ora. Iniziata alla metà del mese corrente, la tournée Ma Noi Siamo Fuoco – Capitolo 1 lascia intuire che il progetto di Annalisa non vuole esaurirsi al semplice giro di supporto all’album. Gli ulteriori sviluppi possono per ora soltanto essere immaginati, tuttavia è cosa certa che questo recente sforzo discografico (rilasciato lo scorso ottobre) è foriero di stimoli anche concettuali. Proprio da un concetto è nata in Annalisa l’idea per le sue nuove canzoni. Quello di tempo circolare nell’accezione voluta da Jorge Luis Borges, visionario scrittore argentino tra i geni letterari del Ventesimo Secolo. La tigre che predomina la copertina dell’album è un esplicito riferimento borgesiano, tratto dalla poesia Il tempo. I suoi versi (Il tempo è un fiume che mi trascina, ma sono io quel fiume; è un tigre che mi divora, ma sono io quella tigre; è un fuoco che mi consuma, ma sono io quel fuoco) spiegano meglio di tante parole il significato profondo che l’artista va cercando. La popstar l’ha alla fine declinato alla sua maniera, trovando nel desiderio di trasformazione un modo per superare le barriere del solito, apparente quanto illusorio tran-tran. Ed è in effetti una Annalisa trasformata quella apparsa in Maschio, primo singolo del disco, la cui campagna commerciale ha presentato una delle icone della musica tricolore al femminile in abiti e make-up maschili. Il secondo assaggio è arrivato con Piazza San Marco, omaggio a Venezia ma anche all’amico Marco Mengoni, impegnato in un prestigioso featuring. Dopo la pubblicazione ufficiale, è stato il turno di Esibizionista, tra gli undici inediti forse quello più associabile alle hit annalisiane a cui siamo da qualche anno abituati. Ai testi delle canzoni hanno partecipato anche Davide Simonetta e Alessandro Raina, mentre tra gli ospiti figurano Juli, tra gli autori della musica di Amica, e Paolo Santo (pseudonimo di Paolo Antonacci), che oltre a firmare buona parte delle liriche interviene come cantante in Avvelenata. In generale, a livello sonoro, l’album non si discosta di molto dall’idea di grande produzione che Annalisa sta perseguendo da fine 2022, dopo l’eclatante successo di Bellissima coronato dal definitivo passaggio di stile segnato da Mon Amour. Fino ad allora, la ragazza di Savona era stata una cantante dal timbro raffinato e dall’attitudine non sempre appariscente, tanto che l’exploit di E poi siamo finiti nel vortice giunse dopo anni di riscontri buoni, ma lontani dal renderla il fenomeno pop che conosciamo.
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