PARIGI
Inchiesta in Francia dopo morte in diretta di uno streamer

(ANSA) - PARIGI, 20 AGO - Oltre 10 giorni di 'live'
ininterrotti sulla piattaforma Kick, maltrattamenti di ogni tipo
da parte dei suoi "amici", poi Jeanpormanove, nome "d'arte" di
Raphael Graven, 46 anni, è morto in diretta davanti a migliaia
di follower. E' stata aperta immediatamente un'inchiesta, che
partirà da interrogatori dei suoi "amici" noti come "Naruto" e
"Safine", i quali sulla piattaforma concorrente di Twitch
l'hanno sottoposto a prove estreme, torture e sfide di
sopravvivenza, ingurgitando fra l'altro prodotti tossici.
Sono stati i suoi complici e torturatori che lo hanno
scoperto senza vita e hanno deciso finalmente di mettere fine
alla diretta, dopo che da 10 minuti il corpo senza vita di
Graven era esposto alla vista di migliaia di spettatori.
Jeanpormanove era un personaggio notissimo sui social, in
particolare su TikTok, dove aveva 582.000 abbonati. Era un vero
adepto delle sfide estreme, tanto da aver lasciato Twitch, la
piattaforma online dove rischiava di essere espulso visti i
regolamenti più severi di Kick, dove si era trasferito. Qui,
aveva potuto negli ultimi tempi moltiplicare le sfide che
tenevano incollati ai suoi live migliaia di seguaci:
strangolamenti, colpi violentissimi al corpo e al viso, colate
di vernice sulla testa e così via.
Sui social, poco prima del suo decesso, in parecchi avevano
descritto sevizie sempre più crudeli alle quali i complici lo
sottoponevano. I magistrati non si sbilanciano, i legali degli
streamer parlando di "messinscena" per quelle che sarebbero
apparse come sevizie senza esserlo in realtà. Clara Chappaz,
ministra del Digitale, ha parlato di "orrore assoluto", con
"Jeanpormanove umiliato per mesi in diretta". (ANSA).
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