LE OPINIONI
Le maxi multe non spaventano i call center
Nessun beneficio dall’intervento dell’Agcom sulle telefonate
A spazzare via il tiepido ottimismo della vigilia ci ha pensato la quotidianità. Non passa giorno, infatti, senza che arrivino telefonate da numeri sconosciuti in cui si invita a cambiare gestore di energia elettrica, a estinguere un mutuo, a fare improbabili investimenti insieme alla famiglia Berlusconi. Eppure, l’estate scorsa l’Agcom aveva annunciato in pompa magna l’introduzione di due provvedimenti che avrebbero sradicato una volta per tutte il telemarketing molesto. Il primo è miseramente fallito, il secondo è entrato in vigore mercoledì 19 novembre e occorrerà attendere un po’ per comprenderne l’effettiva efficacia.
Il 19 agosto scorso è entrata in vigore la delibera dell’Agcom, approvata il 30 maggio di quest’anno, per rafforzare la trasparenza delle condizioni dell’offerta dei servizi di comunicazione elettronica e per contrastare la pratica del cosiddetto spoofing, ossia l’illegittima modifica del numero telefonico del chiamante. Le nuove disposizioni, avevano spiegato dall’Agcom non più di cinque mesi fa, «prevedono una serie di misure tecniche per contrastare il fenomeno del telemarketing e teleselling aggressivo e illegale (attraverso l’utilizzo di un numero telefonico inesistente e non registrato, per impedirne l'identificazione), sia le frodi perpetrate utilizzando un numero telefonico modificato in modo da presentarsi all’utente chiamato come un soggetto pubblico (ad esempio forze dell’ordine) o privato (ad esempio una banca)». Nello specifico, era previsto il blocco delle chiamate provenienti dall’estero verso l’Italia che espongano un identificativo del chiamante corrispondente, in modo illegittimo, a un numero italiano. Ha funzionato? Al momento nessuno pare aver notato benefici: le telefonate martellanti sono proseguite esattamente come prima, a ogni ora del giorno, con la proposta delle più disparate offerte. Ora gli occhi – e soprattutto le orecchie – sono rivolti al secondo provvedimento dell’Agcom, appena entrato in vigore. A partire dal 19 novembre, infatti, è scattato il blocco dei “finti” numeri che sembrano provenire da cellulari italiani. Dopo il naufragio del registro delle opposizioni e l’inutilità della delibera di agosto, non c’è più grande fiducia. Un antico adagio popolare, infatti, sostiene che «non c’è due senza tre». Non resta che attendere confidando in un miracolo.
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