ROMA
Mattarella,nessuna guerra nucleare può essere combattuta o vinta

(ANSA) - ROMA, 06 AGO - "A cinquanta anni dalla ratifica del
Trattato di Non Proliferazione, la Repubblica Italiana ribadisce
l'obiettivo di un mondo libero dalle armi nucleari, con la
valorizzazione completa degli organismi internazionali di
controllo predisposti a questo scopo. Nessuna guerra nucleare
può essere combattuta o vinta, a meno di mettere a rischio la
stessa esistenza della vita sul pianeta". Lo afferma il
presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in occasione
dell'80.mo anniversario della prima bomba nucleare di Hiroshima.
"I bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki - aggiunge il capo
dello Stato - non sono solo episodi bellici tra i più dolorosi
del secolo scorso, né rappresentano soltanto una ferita ancora
aperta per il popolo giapponese. Le due città sono moniti eterni
di una memoria universale che testimonia dove può portare la
furia distruggitrice dell'uomo e, al contempo, esempio di
resilienza, di ciò che è possibile costruire con la pace".
Quei bombardamenti segnarono "l'esperienza di un evento
apocalittico. Le esplosioni atomiche - ricorda Mattarella -
disintegrarono nel bagliore di un solo istante interi quartieri
delle due città, spargendo morte e devastazione in proporzioni
mai conosciute prima di allora. Ne pagarono il tributo
sanguinoso decine di migliaia di vittime, perlopiù civili
innocenti. Quei tragici avvenimenti, le molteplici sofferenze
patite negli anni successivi dai sopravvissuti, rimangono per
l'umanità monito che non può essere dimenticato. L'annientamento
dell'umanità la prospettiva che l'uso del nucleare ha posto
dinanzi a tutti noi".
"Oggi, in uno scenario segnato da guerre, crescenti tensioni
e contrapposizioni, occorre ribadire con forza che l'uso o anche
la sola concreta minaccia di introdurre nei conflitti armamenti
nucleari appare crimine contro l'umanità. La architettura
globale del disarmo e della non proliferazione delle armi
nucleari, tra i cardini del sistema multilaterale faticosamente
costruito nel secondo dopoguerra, non può essere abbandonata, a
rischio di accelerare un clima di scontro", conclude. (ANSA).
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