MATERA
Nei Sassi di Matera 'una delle sinagoghe più antiche d'Europa'

(ANSA) - MATERA, 18 SET - "Ho fatto una nuova, importante
scoperta, insieme a Michele Di Lecce e Maurizio Camerini, che
sto ancora approfondendo. Si tratta di un'iscrizione epigrafica
rinvenuta nei Sassi, databile probabilmente tra il VI e il X
secolo a.C. Potrebbero aprirsi scenari clamorosi". Così all'ANSA
Donato Rizzi, artista materano di 67 anni, che, dopo 20 anni di
ricerche appassionate e meticolose, ha individuato quella che
"potrebbe essere la più antica sinagoga d'Europa, antecedente
alla nascita di Cristo".
La sinagoga si trova in una grotta di via Madonna delle
Grazie, nel Rione Conche, cuore del Sasso Caveoso. Secondo gli
studi condotti dallo stesso Rizzi e da esperti internazionali,
in quell'area sarebbe sorto, fino al XVI secolo, un quartiere
ebraico, prima che l'editto di espulsione degli spagnoli
costringesse la comunità israelitica ad abbandonare i territori
del Regno di Napoli.
La scoperta ha già ricevuto un primo autorevole
riconoscimento: nel settembre 2019, infatti, il sito è stato
visitato da due importanti rappresentanti della comunità
ebraica, Rabbi Herschel Gluck (rabbino e ufficiale dell'Ordine
dell'Impero Britannico) e Rabbi Bruno Fiszon (Gran rabbino di
Metz e della Mosella e consigliere scientifico del rabbino capo
di Francia), alla presenza dell'allora sindaco Raffaello De
Ruggieri. Entrambi hanno parlato di "segni inequivocabili",
citando la presenza di elementi tipici della liturgia ebraica,
come l'altare per la lettura della Torah (Tevà), il bagno
rituale (Mikveh), nonché iscrizioni e simboli riconducibili alla
tradizione giudaica.
Una conferma che ha rafforzato la determinazione di Rizzi a
proseguire il suo lavoro di ricerca. "Non mi sono mai fermato,
perché ho riscontrato elementi inconfondibili della cultura
ebraica - dice -. Ho cercato conferme scientifiche e il tempo mi
sta dando ragione. Dopo l'entusiasmo iniziale, però, l'interesse
delle istituzioni è andato scemando. Mi aspetto ora che ci sia
un sostegno concreto per arrivare a certificazioni definitive e
poter affermare senza esitazioni che qui si trova una delle più
antiche sinagoghe d'Europa. Io ne sono sempre più convinto".
L'appello dell'artista non riguarda solo la sfera personale,
ma apre riflessioni più ampie sul valore religioso, storico,
sociale ed economico di una simile scoperta: "Abbiamo il dovere
di andare fino in fondo, per conoscere e per riconoscere le
nostre radici - aggiunge -. In questi anni ho riscoperto usi,
detti e tradizioni popolari materane che ci legano in maniera
evidente al mondo ebraico. Sono convinto che siamo a un passo
dalla conferma di qualcosa di straordinario. Il mio è un invito
alla conoscenza e alla consapevolezza". (ANSA).
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