BRESCIA
Pm, soldi a ex procuratore Pavia per scagionare Sempio

(ANSA) - BRESCIA, 26 SET - La Procura di Brescia ha iscritto
nel registro degli indagati l'ex procuratore aggiunto di Pavia
Mario Venditti per corruzione in atti giudiziari nell'inchiesta
di Garlasco. Per la pm Claudia Moregola e il procuratore capo
Francesco Prete il magistrato sarebbe stato corrotto per
scagionare Andrea Sempio.
I militari della Gdf pavese hanno perquisito le abitazioni
di Venditti, che per due volte archiviò Sempio, e la casa dei
genitori e degli zii dello stesso Sempio. Nove le persone
raggiunte dal decreto di perquisizione. All'ex procuratore
sarebbe "stata proposta o comunque ipotizzata la corresponsione
di una somma di denaro".
Secondo la Procura di Brescia "le indagini condotte nel 2017
a carico di Andrea Sempio sono state caratterizzate da una serie
di anomalie, tra cui l'omissione, da parte della pg incaricata
delle indagini della trasmissione di alcuni passaggi rilevanti
delle intercettazioni ambientali". Sarebbero emersi "alcuni
contatti opachi" con personale della sezione di pg, "e la breve
durata dell'interrogatorio di Andrea Sempio" lascia trasparire
"la verosimile conoscenza anticipata da parte dei membri della
famiglia Sempio dei temi su cui sarebbero stati sentiti dai
pubblici ministeri".
Sempre secondo la procura di Brescia, inoltre, "tra i
passaggi intercettati non trascritti vi era riferimento" di
Giuseppe Sempio, padre di Andrea, alla necessità di "pagare quei
signori lì" con modalità non tracciabili. Da qui la necessità
dei pm bresciani di "comprendere perché fu omessa la
trascrizione di quelle frasi di forte valenza indiziaria e
soprattutto perché fu omessa una verifica bancaria allo scopo di
cercare di ricostruire chi fossero i beneficiari effettivi di
quei pagamenti e la loro causale". La Procura ha affidato
indagini alla Guardia di Finanza da cui sarebbero emerse
"movimentazioni anomale" avvenute tra dicembre 2016 e giugno
2017. "Le zie paterne di Andrea Sempio hanno emesso assegni per
43.000 € a favore del fratello Giuseppe e nel medesimo periodo
Giuseppe Sempio e Andrea Sempio hanno effettuato prelievi in
contanti per 35.000 € del tutto incongrui rispetto alle loro
ordinarie movimentazioni bancarie". (ANSA).
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