FURTI
Razzia di vasi e piante. Cimitero nel mirino
Amarezza a Induno Olona. La polizia locale: «Verifichiamo tutte le segnalazioni»
I furti al cimitero non accennano a diminuire. Nonostante le segnalazioni e l’attenzione sollevata nei giorni scorsi, lo stillicidio di piccoli episodi continua a colpire il camposanto di Induno Olona, generando amarezza e sconforto tra i cittadini.
Non si tratta di grandi colpi, ma di sparizioni ripetute: vasetti di rame, portafiori, piante, piccoli oggetti sottratti con regolarità quasi quotidiana.
A raccontarlo è ancora una volta Margherita Buongiorno, la cittadina che per prima aveva denunciato pubblicamente il problema. Al cimitero di Induno riposano sua madre, suo padre e suo fratello. «Dalla tomba dei miei genitori erano già spariti più volte i vasetti di rame, che ho dovuto riacquistare ogni volta - racconta - Ora è scomparso anche un vasetto dalla lapide di mio fratello e due delle tre piante che avevo sistemato sulle tombe di famiglia. È desolante». La sua è la voce di un malessere condiviso da molti. «È un luogo di raccoglimento, ma per noi è diventato motivo di preoccupazione - prosegue - Ogni volta che torno temo di non ritrovare nulla».
Un sentimento che descrive bene lo stato d’animo di tante persone, ormai provate da questi piccoli furti che si ripetono con puntualità disarmante.
Il comandante della polizia locale, Gabriele Ferro, spiega però che arrivano solo poche segnalazioni: «Le verifichiamo tutte, ma non risultano furti di grande portata A volte, più che di veri furti, può trattarsi di dispetti o di malintesi. Comunque, su ogni episodio facciamo accertamenti». Ferro sottolinea che all’entrata del cimitero è già presente una telecamera di sorveglianza e che la zona è costantemente monitorata.
L’Amministrazione comunale e il comando di polizia locale invitano comunque i cittadini a comunicare ogni fatto, anche il più lieve. «Solo con segnalazioni puntuali - ribadiscono dal municipio - si può comprendere l’entità reale del problema e agire in modo efficace».
Il cimitero di Induno, dunque, resta sotto attenzione. Non si parla di furti eclatanti, ma di una sequenza di piccoli episodi che, sommati, finiscono per pesare. «Non è il valore materiale degli oggetti a ferire - aggiunge Buongiorno -, o almeno non solamente quello visto che i vasi di rame o le piante non costano proprio poco, ma la mancanza di rispetto verso chi non c’è più e verso chi resta». Un sentimento diffuso che riflette una richiesta semplice, ma urgente: poter tornare a vivere il camposanto come luogo di pace e non come spazio violato da mani anonime e indifferenti.
In passato c’era già stata una denuncia per un furto al cimitero di Induno Olona.
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