ROMA
Re Abdallah Giordania, 'nessun paese vorrà imporre la pace'
(ANSA) - ROMA, 27 OTT - I paesi rifiuterebbero di essere
invitati a "imporre" la pace a Gaza se schierati nell'ambito del
piano di cessate il fuoco di Trump. Lo ha detto alla Bbc il re
Abdallah di Giordania.
"Qual è il mandato delle forze di sicurezza all'interno di
Gaza? E speriamo che sia il mantenimento della pace, perché se
si tratta di imporre la pace, nessuno vorrà toccarlo", ha
dichiarato Re Abdallah, in un'intervista esclusiva per Bbc
Panorama, e ha affermato che Giordania ed Egitto erano disposti
ad addestrare le forze di sicurezza palestinesi. "Mantenere la
pace significa stare lì a sostenere le forze di polizia locali,
i palestinesi, che Giordania ed Egitto sono disposti ad
addestrare in gran numero, ma questo richiede tempo. Se ci
muoviamo in pattuglia a Gaza armati, non è una situazione in cui
nessun paese vorrebbe essere coinvolto". Re Abdallah ha
affermato che non avrebbe inviato forze giordane a Gaza perché
il suo paese era "politicamente troppo vicino" alla situazione.
Alla domanda se si fidasse di Hamas e della sua promessa di
rinunciare a qualsiasi ruolo politico a Gaza, ha risposto: "Non
li conosco, ma coloro che lavorano a stretto contatto con loro,
Qatar ed Egitto, sono molto, molto ottimisti. Se non troviamo un
futuro per israeliani e palestinesi e una relazione tra il mondo
arabo e musulmano e Israele, siamo spacciati".
La regina Rania di Giordania, sempre alla Bbc, ha criticato
la comunità internazionale per non essere riuscita, ha detto, a
fermare la guerra per due anni. "Sapete cosa significa essere
stati genitori negli ultimi due anni? Vedere i propri figli
soffrire, morire di fame, tremare di terrore, e non poter fare
nulla al riguardo, e sapere che il mondo intero sta guardando e
non può fare nulla. Quell'incubo è l'incubo di qualsiasi
genitore, ma quell'incubo è la realtà quotidiana dei palestinesi
negli ultimi due anni".
La regina, di origine palestinese, ha elogiato il presidente
Trump per i suoi sforzi: "A suo merito, Trump è stato il primo
presidente da molto tempo a fare pressioni su Israele. In
precedenza, quando superavano i limiti, il presidente degli
Stati Uniti si limitava a dire qualche parola di rimprovero o a
dare loro una bacchettata sulle mani. Il presidente Trump è
riuscito a convincere Netanyahu ad accettare un cessate il
fuoco. E spero che continui a impegnarsi in questo processo".
Alla domanda se credesse che una pace duratura fosse
possibile, ha risposto che sperare in questo non era ingenuo, ma
una forma di sfida. "Credo davvero che palestinesi e israeliani
possano convivere fianco a fianco - ha detto la regina Rania -
Nel clima attuale c'è troppa animosità, troppa rabbia, dolore,
odio e cinismo tra i due popoli per riuscire a forgiare una pace
da soli. Non sono ingenua. Ma credo che, con la spinta della
comunità internazionale, questa sia l'unica via". (ANSA).
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