SICUREZZA
Spaccate e furti, tradito dalla ferita alla mano
La Squadra mobile di Novara ha arrestato un diciottenne accusato di diversi colpi

A tradirlo è stata la vistosa ferita a una mano che s’è procurato mentre stava saccheggiando alcuni negozi situati in piazza Antonio Gramsci e in corso Giuseppe Mazzini a Novara. La Squadra volante della Questura ha arrestato l’autore delle spaccate e dei furti avvenuti negli ultimi giorni nel centro storico del capoluogo. È un diciottenne di nazionalità italiana che dovrà rispondere delle accuse di furto, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.
Gli agenti, inviati dalla sala operativa, l’hanno intercettato in via Daniele Ranzoni. Lì era stata segnalata la presenza di una persona sospetta; all’arrivo della pattuglia s’è data alla fuga. Ma poco dopo è stata bloccata.
La successiva perquisizione ha permesso di rinvenire, addosso al ragazzo, diversi dispositivi elettronici quali tablet e cellulari, di cui il giovane non ha saputo spiegare la provenienza.
Intanto è arrivata la segnalazione che in due attività di corso Mazzini, “Poke House” e “Clinica Iphone”, erano state infrante le vetrine e che sul posto c’erano delle evidenti tracce di sangue. Il titolare della stessa “Poke House” ha poi riconosciuto gli oggetti trovati nello zaino del fermato.
Nella notte fra sabato 22 febbraio e oggi, domenica 23, sono inoltre scattate le manette ai polsi di un trentenne peruviano per resistenza e danneggiamento aggravato. La Volante è intervenuta in corso Risorgimento a Novara in quanto il responsabile, ubriaco, stava dando in escandescenze. L’abitazione era a soqquadro con cocci di vetro sparsi sul pavimento e sangue sui muri. La pattuglia ha cercato di calmare lo straniero che però prima s’è scagliato contro i poliziotti e poi, con dei calci, ha distrutto il finestrino posteriore dell’auto di servizio.
La situazione era degenerata durante una cena familiare: l’extracomunitario aveva abusato degli alcolici aggredendo i parenti senza alcun motivo e lanciando una bottiglia sul muro i cui cocci avevano ferito sua moglie costretta a fare ricorso alle cure del Pronto soccorso dell’ospedale “Maggiore della carità”.
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