I RILIEVI
Un colpo al volto della moglie, poi l’omicidio. Bianchi interrogato dal gip
Sono i risultati dei primi accertamenti dopo il delitto di Mesenzana. A San Vittore l’udienza di convalida dell’arresto di Renato Bianchi. Mercoledì l’autopsia
Prima un colpo al volto, forse un pugno. Poi, quando la donna era a terra, una decina di coltellate al petto. È questa, secondo i primi accertamenti compiuti nella villa di via Pezza, a Mesenzana, dal medico legale e dalla sezione rilievi dei carabinieri, la dinamica dell’omicidio di Mariella Chiari, 81 anni, uccisa sabato pomeriggio – 15 novembre – dal marito, il settantottenne Renato Bianchi, al termine di una lite che sarebbe scoppiata per una discussione relativa a un “gratta e vinci”.
L’INTERROGATORIO DAVANTI AL GIP
L’anziano è ora rinchiuso nel carcere milanese di San Vittore, dove questa mattina, martedì 17 novembre, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Varese, Niccolò Bernardi, si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto per omicidio aggravato dai futili motivi e dalla relazione coniugale.
L’uomo si è sottoposto questa mattina all'interrogatorio e ha confermato quanto già dichiarato davanti al pubblico ministero Federica Recanello nella stessa serata di sabato, quando aveva confessato di aver accoltellato la donna, pur ricostruendo i fatti in modo confuso e frammentario. Al termine dell'udienza nel carcere di San Vittore, il pm ha richiesto la convalida dell'arresto con applicazione della misura cautelare in carcere, pur rilevando l'esistenza di criticità psichiche nell'uomo. Il difensore, l'avvocato Andrea Toppi, ha invece richiesto la custodia in casa di cura, anche al fine di svolgere accertamenti sul suo stato di salute.
Il gip si è riservato e solo nel pomeriggio ha comunicato la propria decisione: arresto convalidato e custodia in carcere, purché sia una struttura dotata costantemente di psichiatra. Il difensore ha già depositato istanza al pm per la nomina di un consulente tecnico che valuti la capacità di intendere e di volere di Bianchi al momento del fatto, così come la sua capacità di stare in giudizio, nonché al fine di valutare se il suo stato psicofisico sia compatibile con l'attuale regime di detenzione carceraria (lo scopo è anche quello di scongiurare l'eventuale rischio di detenzione di soggetto non imputabile).
Intanto mercoledì mattina, alle 10.30, il pm conferirà al medico legale l’incarico di eseguire l’autopsia sul corpo della vittima; l’esame inizierà nello stesso pomeriggio.
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