TRA PENNA E REALTÀ
Varese: «Quanti errori nei gialli»
L’ex magistrato e scrittore Battarino racconta nel suo libro “Giallisti sul serio” gli stereotipi in cui cade (e scade) la narrativa investigativa. Con esempi di clamorose gaffe
I libri gialli spesso inciampano in errori marchiani. Raccontano fatti e investigazioni che nella realtà si svolgono diversamente o li presentano con linguaggio inappropriato. Di questo si è occupato Giuseppe Battarino, magistrato per oltre trent’anni, a lungo al Tribunale di Varese, ora scrittore e docente Comunicazione pubblica e istituzionale all’Università dell’Insubria, nel suo nuovo libro “Giallisti sul serio” (Morellini editore), presentato ieri sera, venerdì 14 novembre, alla Ubik nel centro storico di Varese.
«È un manuale di scrittura, per chi vuole scrivere gialli, ma in realtà è un manuale di lettura per i molti tra di noi che quotidianamente si imbattono nella letteratura gialla, noir, negli sceneggiati televisivi, nei film che raccontano di investigazioni» spiega Battarino. «Per raccontare investigazioni o per leggere i racconti di investigazione, forse è utile sapere come si svolgono davvero nella realtà in Italia, come si svolgono gli Stati Uniti che hanno un modello diverso, insomma come stanno realmente le cose per poter potersi divertire di più quando si legge la rappresentazione di queste cose» conclude l’ex magistrato.
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