LA MEMORIA
«Gli eroi della quotidianità» e il ricordo di Nassiriya
A Varese la cerimonia promossa dall’Associazione Nazionale Carabinieri e la carezza ai caduti nella strage del 12 novembre 2003 in Iraq
Nel giardino intitolato a Ginetto Belli, al numero 5 di via Copelli, a Varese, si è svolta una cerimonia molto sentita promossa dall’Associazione Nazionale Carabinieri di Varese, alla presenza di numerosi rappresentanti delle istituzioni e di un gruppo di ragazzi delle scuole: la memoria è stata consegnata proprio a loro. Il presidente dell’Associazione, Roberto Leonardi, ha ricordato i caduti della strage del 12 novembre 2003 a Nassiriya, quando persero la vita 19 italiani, di cui 12 carabinieri. Tra le autorità presenti anche il colonnello Marco Gagliardo, comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri.
GLI EROI E IL MONUMENTO
Significativo il tributo a quei «eroi della quotidianità», come li ha definiti Leonardi: persone che non compiono grandi gesti appariscenti, ma ogni giorno sono tra la gente, tendono la mano, ascoltano, aiutano. Il nuovo monumento, collocato nel giardino e realizzato dall’artista Alexandra Bacchetta, è divenuto simbolo della memoria condivisa e di un legame che attraversa le generazioni. Nell’elenco dei nomi evocati figurano Sebastiano Marrone, Marco Piffari, Valerio D’Apra, Davide Bernardello e Carlo Le Grottaglie, ricordati come carabinieri “eroi quotidiani” che hanno perso la vita in servizio.
IL BRIGADIERE DEI BAMBINI
Un momento particolarmente toccante è stato riservato al brigadiere Giuseppe Coletta, caduto a Nassiriya e noto come “il brigadiere dei bambini” dopo aver perso un figlio di sei anni per leucemia. In una lettera scritta pochi giorni prima dell’attentato, aveva spiegato che, se essere eroe significa rinunciare ai propri affetti più cari e andare lontano per ridare dignità a un popolo in difficoltà, allora sì, «sono stato un eroe». Il luogo scelto per l’omaggio – il giardino intitolato a Ginetto Belli – è stato messo a disposizione della comunità e alla cerimonia erano presenti gli eredi, in segno di riconoscimento e coinvolgimento. Le autorità civili, militari e religiose, insieme ai giovani delle scuole, hanno reso omaggio e rinnovato un impegno che va oltre il ricordo: costruire ogni giorno, nella concordia e nella pace, quel mondo che questi uomini hanno sognato.
© Riproduzione Riservata


