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«Dalla documentazione trasmessa risulta che l’esito delle analisi è conforme ai riferimenti normativi e ai parametri igienico-sanitari indicati, non rilevando pertanto non conformità o anomalie di tipo microbiologico o chimico-fisico». Sta in una lettera che l’assessore all’Istruzione di Venegono Superiore, Lelia Mazzotta, ha trasmesso alla dirigente dell’istituto comprensivo Marconi Alessandra Napolano il risultato dei test fatti il mese scorso sul pollo servito nella mensa scolastica che a detta di molti sarebbe stato di cattivo odore.

Le analisi escludono che quella pietanza avesse qualcosa che non andava: questo spiega la nota inviata alla scuola dall’amministrazione comunale. Ma il caso del pollo finito sotto esame a metà ottobre continua ad avere strascichi. «È mancata una comunicazione chiara su quanto è accaduto», è la lamentela di una parte dei rappresentanti dei genitori, che in attesa della pubblicazione dei risultati delle analisi si sono trovati a rispondere alle domande di altre mamme e altri papà più o meno consapevoli di quanto successo.

Intanto per la prossima settimana è stata organizzata una mattinata di confronto tra i tecnici della società che gestisce il servizio di refezione scolastica a Venegono Superiore e i ragazzi, per spiegare come vengono preparati i piatti serviti nella mensa e a quali controlli vengono sottoposti.

Non solo: da parte del Comune c’è la volontà di istituire una Commissione mensa dei ragazzi, che lavori in parallelo rispetto al gruppo analogo che già esiste, composto da genitori e adulti, per raccogliere le segnalazioni degli studenti circa il cibo che si trovano nel piatto. Il Comune, dal canto suo, ha precisato nella lettera indirizzata alla scuola che la documentazione a proposito dei test eseguiti sul pollo di ottobre «è depositata presso gli uffici comunali preposti ed è a disposizione per la consultazione da parte di chiunque ne abbia interesse».

Elisa Ranzetta

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