PER SOGNARE
Chiudete la valigia, si vola su Marte

Countdown to Mars: sulla home page del sito della Nasa ogni secondo scandisce il conto alla rovescia per la spedizione su Marte, la Mars 2020 mission Perseverance. Dalla Cape Canaveral Air Force Station, in Florida, il 30 luglio - mese ideale e favorevole - partirà la missione alla volta del Pianeta Rosso.
Avete già preso il biglietto per il viaggio su Marte? Perché sulla missione della Nasa, e su iniziativa dell’ente spaziale statunitense, vi sarà un microchip che contiene i nomi di appassionati o di chiunque abbia piacere che il proprio nome raggiunga Marte. Il sito web della Nasa certifica il tutto con un vero e proprio biglietto di imbarco per Marte, con stemma della missione e con luogo e data di partenze e arrivo. Insomma almeno spiritualmente si potrà andare su Marte perché, se tutto funziona, l’atterraggio della sonda è previsto per il 18 febbraio 2021 nel cratere Jezero.
La missione dovrebbe durare un anno marziano, ovvero circa 687 giorni terrestri. A luglio a decollare dalla Terra non sono solo gli americani, in tutto saranno tre veicoli spaziali interplanetari, uno statunitense, uno cinese e uno degli Emirati Arabi. La condizione favorevole è la posizione che hanno Terra e Marte al momento in cui le sonde spaziali verranno lanciate: in questo modo il percorso da compiere, e i tempi da 8 a 9 mesi di viaggio, possono essere rispettati.
La “finestra” utile Terra-Marte dura solitamente 30-40 giorni. Se non si parte in questo periodo, la spedizione viene rimandata alla quella successiva, ovvero fra due anni quando è programmato la partenza della sonda europea che in questa spedizione manca.
La missione europea ExoMars 2020 infatti, è già stata ribattezzata ExoMars 2022: la pandemia in Europa ha rallentato tutto, ingegneri e ricercatori che avrebbero dovuto spostarsi dai Paesi del Vecchio continente, ha fatto rinviare la missione che segue la ExoMars 2016. La sonda che dovrà portare sul Pianeta Rosso il rover “Rosalinda Franklin” con l’obiettivo principale di andare a caccia di vita (si intende vita biologica) sul pianeta del nostro sistema solare che in origine assomigliava alla Terra.
Il pianeta che noi vediamo rosso, in passato era azzurro e ricco di fiumi, torrenti, laghi e mari. Mentre ora è un deserto - rosso - freddo che probabilmente nasconde forme di vita. Con Mars 2020 mission Perseverance per la prima volta nella storia delle esplorazioni interplanetarie, sarà inviato un drone-elicottero: pesa quasi 2 chilogrammi e una volta atterrato con il rover, compirà nell’arco di 30 giorni alcuni test di volo della durata di 2 minuti; infatti il drone è dotato di due telecamere ad alta risoluzione per la navigazione. Dalla Terra manderemo sofisticati apparati per prelevare piccoli campioni di roccia e suolo per la futura missione Nasa in collaborazione con l’Esa europea, che avrà il compito di portarli sulla Terra.
Inoltre, monitorerà le condizioni ambientali con l’obiettivo di proteggere gli esploratori umani, inserendosi nel progetto per le future spedizioni umane previste dopo il 2030. Perserverance non è l’unica sonda in partenza per il Pianeta Rosso.
Il 15 luglio è partita la prima sonda degli Emirati Arabi Uniti, chiamata Amal (Speranza): si tratta di un vero e proprio evento storico, considerando che si tratta della prima missione organizzata da un paese arabo verso Marte. Gli Emirati Arabi Uniti hanno collaborato con il Giappone e con tre università statunitensi; il lancio è stato programmato dal Centro spaziale giapponese Tanegashima. A fine luglio anche la Cina si prepara alla sua prima volta su Marte con la missione Tianwen-1, che significa “Ricerca della verità celeste” e che nel febbraio 2021 prevede di portare un veicolo nell’orbita marziana e sul suolo del pianeta rosso un rover equipaggiato con 13 strumenti. Mai finora nessun veicolo spaziale cinese ha avuto un obiettivo così distante e l’obiettivo è studiare l’atmosfera marziana, la struttura interna e la superficie del pianeta. L’obiettivo è quello di sempre: andare a caccia di marziani, anche se potrebbero assomigliare a una ameba.
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