IL CASO
Avvelenati dai funghi: morto il marito 91enne
La moglie si trova ancora all’ospedale di Busto Arsizio in terapia intensiva. I funghi velenosi trovati nel viale vicino casa a Cassano Magnago

L’errore di fidarsi della propria capacità di riconoscere i funghi buoni da quelli velenosi è stato fatale. Nella mattinata di oggi, lunedì 21 ottobre, l’uomo - Vito Cicoria, di 91 anni - è deceduto, avrebbe compiuto 92 anni a giorni. Insieme alla moglie - ancora in gravi condizioni - era ricoverato nel reparto di terapia intensiva del nosocomio di Busto Arsizio. L’allarme è stato dato da un parente, che avvisato del fatto che i due si sentissero male, ha allertato subito i micologi dell’Ats Insubria di Varese, sospettando un avvelenamento da funghi. E questi hanno fatto ricoverare subito i due coniugi, 91 e 88 anni, entrambi residenti a Cassano Magnago. I funerali dell’uomo si svolgeranno domani - martedì 22 - nella chiesa di San Pietro.
VENERDÌ I PRIMI SINTOMI
I due anziani sono stati male venerdì - 18 ottobre -, dopo che hanno mangiato funghi velenosi trovati nel viale vicino a casa dal marito, che li aveva portati a casa alla moglie perché li cucinasse. Immaginiamo che sia stato piacevolmente sorpreso e allettato dalla comoda presenza di così tanti funghi a pochi metri dalla propria abitazione. Sembravano “bianconi”, come vengono chiamati da Gallarate in giù, in generale i cosiddetti prataioli.
Il servizio completo sulla Prealpina di lunedì 21 ottobre, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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