2 FEBBRAIO
Un lume per uscire dall’inverno

Questo momento storico così particolare che ci ha sradicato dalla normale vita quotidiana, può essere il momento per farci riflettere e ricordare - o scoprire - le antiche usanze dei nostri nonni.
Le tradizioni popolari infatti ci legano alle credenze e alle pratiche facendo da trait d’union tra il presente e il passato dando spesso spiegazioni su tanti modi di dire o comportamenti che oggi sono impliciti nel nostro modo di fare.
Una delle tradizioni invernali più famose legata ai mesi di inizio anno è la Candelora, che cade il 2 febbraio, detta anche festa delle candele. Le sue origini risalgono alle celebrazioni italiche del periodo romano. Febbraio infatti era il mese che, nell’antica Roma, era associato al caos e al ribaltamento delle regole (basti pensare che ancor oggi in questo periodo dell’anno si festeggia il carnevale).
Inizialmente, per purificare la città e propiziare la fecondità, le donne giravano con candele e ceri accesi, ma poi la festa si associò ai riti propiziatori agresti. Con l’avvento del cristianesimo e ancor oggi la festa della Candelora si lega alla Presentazione di Gesù: vengono benedette le candele simbolo di Cristo che, come è stato appellato da Simeone come «luce per illuminare le genti».
Non solo, il 2 febbraio cade anche la Purificazione di Maria: secondo una usanza ebraica, una donna era considerata impura per 40 giorni dopo il parto del maschio e, solo trascorso questo tempo, sarebbe potuta andare al Tempio a purificarsi. Il 2 febbraio infatti è il quarantesimo giorno dalla nascita di Gesù, il 25 dicembre. Da qui l’usanza di benedire le candele dal potere di allontanare il male e portare il bene.
Cosa fare dunque? Si può decorare la casa con molte candele bianche e accenderle magari insieme a un incenso scacciapensieri cattivi e accompagnando la purificazione con un pasto leggero. In questo modo si sprigiona l’energia positiva della luce.
La Candelora è preceduta dai cosiddetti “giorni della merla”, il 29, 30 e 31 gennaio, che si dice siano i più freddi dell’anno. Per questa ragione la Candelora è anche legata al rito pagano di passaggio contadino tra l’inverno e la primavera. I detti in merito sono davvero tanti, tra i più famosi e rappresentativi c’è questo: «Per la santa Candelora, se nevica o se plora dall’inverno siamo fora. Ma s’è sole e solicelli, noi siam sempre a mezzo il verno». In base al clima del giorno, è possibile ipotizzare come sarà la seconda parte dell’inverno e anche quando lascerà spazio alla primavera. Non resta che aspettare.
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