PEDALARE
Panorami spettacolari nell’Alto Varesotto

Trekking in bici? Ecco come praticarlo nel Varesotto: il tragitto più lungo è il cosiddetto “Percorso Rosso” da 60 km che, da Cittiglio, prende la direzione di Laveno Mombello e quindi del Lago Maggiore.
Giunti sullo specchio d’acqua si svolta a destra, in direzione di Luino, l’altra cittadina simbolo della sponda settentrionale del Verbano lombardo. La strada prevede 15 chilometri altamente spettacolari dal punto di vista paesaggistico, raggiungendo Germignaga passando attraverso Castelveccana e Porto Valtravaglia: sulla sinistra si può ammirare la sponda piemontese, mentre sulla destra le Prealpi varesine.
Dopo il “riscaldamento” della gamba, ci si immette sulla strada provinciale 61 fino a Lavena Ponte Tresa, al confine con la Svizzera, dove una breve sosta permette di ammirare un altro lago toccato dal giro, il Ceresio, caratterizzato dalle sue acque particolarmente placide.
La pausa servirà a raccogliere le forze per affrontare la salita più impegnativa di giornata, quella del Marchirolo che, ai tempi di Binda, era inserita spesso nel percorso del Giro di Lombardia ed è oggi meta dei cicloamatori della zona.
L’ascesa misura complessivamente 4,4 chilometri, con un dislivello di 220 metri e una pendenza media costante al 5%. Dopo aver scollinato si procede lungo la strada statale 233 fino a raggiungere il piccolo e grazioso lago di Ghirla che si costeggia fino al comune di Ganna, transitando nei pressi di un altro laghetto con annessa torbiera. Qui si consiglia una sosta alla vicina Badia di San Gemolo in Ganna e al suo complesso architettonico formato dalla chiesa, dal campanile di architettura romanica e dal chiostro con annessa foresteria, dove abitavano i monaci.
Qui si gira a destra in direzione di Bedero Valcuvia e si scorre via veloce lungo un percorso circondato da prati e boschi, per poi scendere fino Rancio Valcuvia, immettersi sulla strada statale 394 e chiudere l’anello che porta nuovamente a Cittiglio.
© Riproduzione Riservata