A TEATRO
Cosa Nostra nell’epifania del male di Davide Enia
L’autoanalisi di una collettività costretta a convivere con la costellazione di vittime di Mafia

L’“Autoritratto” di Davide Enia al Piccolo Teatro Grassi di Milano è quello intimo e collettivo di una comunità costretta a convivere con la continua epifania del male. Fino al 17 aprile l’attore affronta in scena quella «costellazione del lutto in cui le stelle sono persone ammazzate da Cosa Nostra», partendo dalla Palermo degli Anni Ottanta e delle bombe del 1992 attorno a cui costruisce un’ intelaiatura tra corpo e parole. «Affrontare per davvero Cosa Nostra – scrive nelle sue note – significa iniziare un processo di autoanalisi. Per diverse ragioni, da noi la mafia è stata minimizzata, sottostimata, banalizzata, rimossa o, al contrario, mitizzata». Ovvero: non è mai stata affrontata per quello che è.
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