CURARSI
I rimedi naturali dei fiori

Con la vita di oggi, spesso non è facile rilassarsi. Preoccupazioni, stress, problemi - soprattutto in un periodo storico così incerto - non sempre sono facilmente gestibili da soli. Qualcuno è andato in vacanza e deve affrontare le mille incombenze del rientro, qualcun altro non è neppure riuscito a partire e magari ha lavorato tutta l’estate.
C’è poi chi, in questi mesi duri, il lavoro purtroppo l’ha perso. E, inoltre, ci sono le mille problematiche da gestire nella vita personale: la coppia, i figli, la casa. Capita così che - secondo i più recenti sondaggi succede sia alle donne che agli uomini di ogni età - ci ritroviamo con grandi quantità d’ansia, nervosismo, paura del domani.
Ecco che allora, dalla natura arriva un aiuto che può sostenerci nei momenti più difficili, migliorando il nostro tono dell’umore, la gestione delle emozioni, la qualità del sonno. Si tratta dei Fiori australiani, un rimedio antico che viene da lontano e che non tutti ancora conoscono. Una storia remota e affascinante, che risale a diversi secoli fa, visto che i Fiori australiani venivano utilizzati da antichi guaritori le cui tracce sono purtroppo andate perdute.
Per risalire al primo nome noto, bisogna partire da un celebre personaggio, nonché uno dei più importanti rappresentanti del Rinascimento, ovvero il medico, alchimista e astrologo svizzero Paracelso (conosciuto anche come Paracelsus), nato nel 1493 e morto nel 1541. Lui infatti utilizzava la rugiada dei fiori, raccolta preferibilmente al mattino, per bilanciare gli sbalzi emotivi dei pazienti e fu anche il primo a documentare per iscritto tutti i suoi esperimenti.
Paracelso aveva infatti capito (ma già prima di lui ricordiamo gli antichi Greci, per esempio), che il benessere interno dipende dall’armonia di corpo, mente ed emozioni, ovvero la reazione che abbiamo nei confronti degli eventi della vita quotidiana, dai più semplici fino ai più traumatici.
Ricordiamo inoltre un’altra antica e importante tradizione, quella sciamanica portata avanti dagli Indiani d’America, che avevano compreso l’importanza della piante nel processo di guarigione umana (e, tra le piante, erano ovviamente compresi anche i fiori).
Ma, tornando alla terra d’origine dei Fiori australiani, furono gli aborigeni - ovvero gli australiani appartenenti alle popolazioni autoctone del Paese - che li usavano da secoli. Questa popolazione ne praticava un doppio utilizzo: da un lato si nutrivano delle tipologie di fiori commestibili, mentre per quanto riguarda quelli non commestibili praticavano una sorta di rito atavico - per esempio sdraiandosi sopra di essi - affinché le loro proprietà potessero comunque dare un beneficio a livello di vibrazioni energetiche.
Se si parla di Fiori australiani non si può dimenticare il territorio specifico cui sono legati: il “Bush” australiano, ovvero la parte più interna e selvaggia del continente, caratterizzata da molteplici e interessanti specie vegetali. E proprio dal Bush australiano arriva Ian White, il più importante nome del presente legato a questi fiori: lui è infatti il naturopata, naturalista e fondatore dell’Australian Bush Flower. Ian è l’ultimo di cinque generazioni di psicologi e biologi terapeuti che si sono sempre avvalsi di rimedi naturali ed è colui che ha scoperto e sviluppato le essenze dei Fiori australiani.
White è cresciuto proprio nell’entroterra australiano, e già da piccolo passeggiava con la nonna tra boschi e prati alla scoperta di questo variegato mondo. Proprio lei ha in gran parte contribuito a trasmettergli questo tesoro di conoscenze naturali e a infondergli il profondo rispetto per la natura. D’altra parte le specie floreali sono davvero tante e occorre un accurato studio e la capacità di riconoscerle, per poi utilizzarle al meglio, trasformandole in un prezioso rimedio capace di guarire dai mali antichi e moderni.
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